Lanciò un diario ferendo un bambino al labbro, poi lo insultò: maestra condannata a sei mesi (foto ANSA) - Blitz quotidiano
Sei mesi di reclusione, con pena sospesa e non menzione, oltre a un risarcimento di 3.500 euro ai genitori della piccola vittima: è questa la condanna emessa dal Tribunale di Lecce nei confronti di una maestra della scuola primaria, residente in un comune del Salento. La docente è stata ritenuta responsabile di lesioni personali aggravate dall’abuso dei poteri connessi alla funzione pubblica e dal fatto di aver colpito un minore all’interno di un ambiente scolastico.
La sentenza, pronunciata dalla giudice monocratica Elena Coppola, arriva a quasi quattro anni dai fatti avvenuti il 21 gennaio 2021 in una terza classe dove l’insegnante, poi trasferita, prestava servizio.
La ricostruzione dei fatti e il silenzio iniziale
Secondo quanto emerso durante il processo, la maestra avrebbe rivolto insulti ripetuti ai suoi 17 alunni, fino al gesto improvviso che ha segnato l’intera vicenda: il lancio di un diario contro un bambino di otto anni, colpito al labbro e ferito in modo così grave da provocare una copiosa perdita di sangue. Il piccolo, rientrato a casa, inizialmente non avrebbe raccontato nulla, e la ferita venne attribuita dai familiari al freddo intenso di quei giorni.
Solo dopo che alcuni genitori, informati dai figli, riportarono l’accaduto alla madre, il bambino trovò il coraggio di confermare i fatti. L’episodio sarebbe avvenuto durante l’ora di inglese, quando la docente, spazientita dalle difficoltà del bambino nel tradurre una frase, avrebbe perso la calma e scagliato il diario contro di lui.
Le indagini, il processo e l’annunciato appello
Nonostante il sangue e lo shock dell’alunno, la maestra — secondo la ricostruzione degli inquirenti — sarebbe rimasta indifferente. A quel punto i genitori si sono rivolti ai carabinieri, facendo partire l’indagine che ha portato al rinvio a giudizio.
Durante il dibattimento, la difesa ha contestato l’impianto accusatorio, ritenuto basato esclusivamente sulle testimonianze degli alunni. Tuttavia, il tribunale ha considerato attendibili le ricostruzioni e ha riconosciuto la responsabilità dell’insegnante. Il legale della donna ha già annunciato l’intenzione di presentare appello non appena saranno depositate le motivazioni della sentenza.
