
(Foto Ansa)
17.34 Media Iran: “Arrestato cittadino europeo, è una spia”
17.34 Media Iran: “Arrestato cittadino europeo, è una spia”
Un cittadino europeo descritto come una “spia” è stato arrestato in Iran, ha riferito venerdì l’agenzia di stampa iraniana Tasnim, nell’ottavo giorno di guerra tra la Repubblica Islamica e Israele. “Un cittadino europeo che voleva spiare aree sensibili del Paese” è stato arrestato nel sud-ovest del Paese, ha riferito Tasnim, senza specificare la sua nazionalità o la data dell’arresto. “Ha visitato il Paese come turista al momento del brutale attacco del regime sionista”, ha detto Tasnim, riferendosi a Israele.
17.26 Putin: “Uccidere Khamenei? Spero sia solo retorica”
17.25 Trump: “Non ci si può fidare dell’Iran, il loro sito nucleare di Fordow scomparirà”
17.55 L’Iran chiede una pausa dei colloqui per consultazioni
16.54 Grossi: “Aiea può garantire ispezioni inconfutabili in Iran”
Parlando al Consiglio di Sicurezza Onu sul conflitto tra Israele e Iran, il direttore generale dell’Aiea Rafael Grossi ha detto che l’agenzia nucleare delle Nazioni Unite “può garantire, attraverso un sistema di ispezioni inconfutabili, che in Iran non verranno sviluppate armi nucleari”.
16.29 Nato: “Turchia denuncia violazioni dello spazio aereo da parte di Israele”
La Turchia ha notificato agli alleati della Nato violazioni da parte di Israele del proprio spazio aereo e ha notificato di aver fatto alzare in volo i suoi caccia, avvertendo del possibile rischio di “incidenti” se ci saranno altri casi del genere. Lo affermano fonti alleate qualificate all’Ansa.
16.27 Aiea: “Nessuna fuga radioattiva in Iran ma rischio esiste. Gravi rischi se colpito il sito di Bushehr”
Il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica, Rafael Grossi, ha riferito che in Iran non è stata rilevata alcuna fuoriuscita di radiazioni, dopo i raid israeliani, ma che il “pericolo” esiste. Il direttore generale, parlando al Consiglio di Sicurezza Onu su Israele-Iran, ha spiegato che “la centrale nucleare di Bushehr è il sito in Iran dove le conseguenze di un attacco potrebbero essere più gravi. Si tratta di una centrale nucleare in funzione e un attacco diretto potrebbe comportare un rilascio molto elevato di radioattività nell’ambiente”.
16.23 Gb ritira il suo personale diplomatico dall’Iran
16.13 Appello di Guterres sull’Iran: “Diamo una chance alla pace”
“Ci sono momenti in cui le scelte che ci si presentano sono determinanti, questo è uno di quelli. L’espansione di questo conflitto potrebbe innescare un incendio che nessuno può controllare. Non dobbiamo permettere che accada. Agiamo responsabilmente e insieme per salvare la regione e il mondo dall’orlo del baratro”. Lo ha detto il segretario generale Onu Antonio Guterres in Consiglio di Sicurezza sulla crisi tra Israele e Iran. “Alle parti in conflitto, le potenziali parti in conflitto, e al Consiglio in quanto rappresentante della comunità internazionale, rivolgo un messaggio semplice e chiaro: date una possibilità alla pace”.
16.05 Erdogan: “Guerra Iran-Israele verso punto di non ritorno”
“Sia il genocidio a Gaza che il conflitto tra Israele e Iran stanno purtroppo rapidamente raggiungendo un punto di non ritorno”. Lo ha affermato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, chiedendo una tregua “prima che si verifichi una catastrofe”. In un discorso al forum giovanile dell’Organizzazione per la cooperazione islamica a Istanbul, il leader turco ha affermato che “le potenze che hanno influenza su Israele non dovrebbero cadere nel gioco di (Benjamin) Netanyahu e dovrebbero usare la loro influenza per stabilire un cessate il fuoco e la calma nella nostra regione”, riferisce la presidenza della Repubblica di Ankara.
15.49 Al via a Ginevra i colloqui tra paesi europei e Iran. Ministro Teheran: “Israele ha tradito il lavoro diplomatico con gli Usa”
È cominciato alle 15:30 a Ginevra l’incontro fra i tre Paesi europei e l’Iran sul nucleare, dopo un pranzo di lavoro. Nei colloqui i ministri degli Esteri di Francia, Gran Bretagna e Germania proporranno all’omologo iraniano, Abbas Araghchi, un “negoziato globale”, secondo quanto anticipato in mattinata dal presidente francese, Emmanuel Macron. Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi e capo negoziatore nucleare davanti al Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite a Ginevra, poco prima dell’incontro, ha denunciato: “L’attacco di Israele è un ‘tradimento’ del processo diplomatico con gli Stati Uniti. Siamo stati attaccati nel bel mezzo di un processo diplomatico. Avremmo dovuto incontrare gli americani il 15 giugno per elaborare un accordo molto promettente”.
15.40 Israele, salgono a 17 i feriti nel raid su Haifa
15.21 Droni su Teheran, ucciso uno scienziato del programma nucleare
Uno scienziato che lavorava al programma nucleare dell’Iran è rimasto ucciso nel corso di un attacco con i droni nel cuore di Teheran. L’uomo – riportano i media israeliani e iraniani – era nascosto in un nascondiglio fuori casa, dove è stato localizzato e ucciso.
15.07 Sirene in Israele per missili Iran, esplosioni a Tel Aviv e sul resto del Paese
L’Iran ha lanciato di nuovo missili contro Israele. Le sirene d’allarme stanno suonando nel centro e nel nord di Israele per un’ondata di 20 missili dall’Iran. Esplosioni si sono udite a Tel Aviv, dove le case hanno tremato nel centro della città per la potenza delle deflagrazioni. I soccorritori stanno rispondendo alle segnalazioni di diversi impatti di missili balistici. Lo riporta il Times of Israel sottolineando che il Comando del fronte interno ha emesso una rara allerta nazionale. I soccorritori riferiscono anche di due feriti gravi ad Haifa: si tratta di un sedicenne e un uomo di 54 anni. Al termine del bombardamento la popolazione è stata invitata a lasciare i rifugi.
14.38 Esercito e aeronautica stanno colpendo infrastrutture militari in Iran
L’Esercito israeliano (Idf) “sta colpendo attualmente infrastrutture militari nel centro e nell’ovest dell’Iran”. Lo rende noto l’Idf su Telegram. Sempre l’Idf citata dal Times of Israel afferma che l’aeronautica militare israeliana sta effettuando una nuova ondata di attacchi nell’Iran occidentale e centrale, aggiungendo che sta colpendo obiettivi militari.
14.27 Media: “Iran pronto a negoziare limiti sull’uranio”
L’Iran è pronto a negoziare “limitazioni” ai suoi programmi d’arricchimento dell’uranio “a uso civile”, ma “respinge categoricamente” ogni proposta “di arricchimento zero”, tanto più alla luce dell’attacco d’Israele. Lo riporta il sito della Reuters, citando una fonte diplomatica di Teheran a margine dei colloqui di Ginevra con Francia. Germania e Regno Unito. La fonte sottolinea poi il ruolo cruciale del dialogo diplomatico con i Paesi europei del cosiddetto gruppo E3, visto il rifiuto iraniano di negoziati diretti con gli Usa nella situazione di minaccia bellica attuale: “La situazione è cambiata, l’Europa deve accelerare”.
14.12 Iran, 11 pasdaran uccisi in raid Israele nel nordovest
Circa 11 membri delle Guardie Rivoluzionarie sono stati uccisi questa mattina negli attacchi israeliani contro una base militare a Bostanabad, nella provincia nord-occidentale dell’Azerbaigian Orientale. I media locali hanno riferito che si è tenuta una cerimonia funebre in loro onore.
13.42 L’Iran accusa: “Finora tre ospedali colpiti da Israele”
Un razzo israeliano ha danneggiato stamattina un ospedale di Teheran, secondo quanto affermato da un portavoce del ministero iraniano della Sanità citato dai media ufficiali e ripreso da Iran International, portale di ambienti dell’opposizione all’estero che si pubblica a Londra. Il portavoce non ha fornito altri dettagli, mentre ha accusato Israele d’aver colpito in totale, in una settimana di attacchi, tre ospedali, sei ambulanze e un ambulatorio in Iran. Ieri il premier israeliano Benyamin Netanyahu aveva denunciato come un crimine di guerra il danneggiamento dell’ospedale Soroka da parte di un missile iraniano.
13.10 Hamas: “Attacchi israeliani a Gaza, 43 morti”
La Protezione civile di Gaza gestita da Hamas ha affermato che 43 persone sono state uccise negli attacchi dell’esercito israeliano (Idf) nella Striscia. La Protezione civile ha sottolineato che 26 delle 43 vittime erano in attesa degli aiuti umanitari vicino al Corridoio Netzarim, nella zona centrale di Gaza, quando sono state colpite dal fuoco israeliano. Ogni giorno migliaia di persone giungono in varie zone del territorio, compresa quella del Corridoio Netzarim, nella speranza di ricevere cibo. Secondo il portavoce della Protezione civile, Mahmoud Bassal, altre 17 persone sono state uccise in cinque località dai bombardamenti o dal fuoco israeliano.
13.00 Iran, migliaia di persone a manifestazioni contro Israele
La Tv di Stato iraniana riporta che migliaia di cittadini hanno partecipato oggi a manifestazioni contro Israele organizzate dallo Stato in diverse città del Paese dopo la preghiera del venerdì.
12.12 Netanyahu, fermeremo nucleare dell’Iran con o senza Trump
“Fermeremo il nucleare dell’Iran con o senza Trump”: così il premier israeliano, Benyamin Netanyahu, in una intervista all’emittente israeliana del circuito Kan. “Il nostro principale obiettivo è fermare il programma nucleare, eliminare la minaccia, mentre il secondo obiettivo è fermare la capacità balistiche dell’Iran. Se Trump vuole partecipare o meno – afferma Netanyahu – è una sua decisione, lui farà ciò che è meglio per gli Stati Uniti. Io farò ciò che è meglio per Israele”.
11.50 Macron: “Dare la priorità assoluta al negoziato”
“Bisogna dare assoluta priorità al ritorno al negoziato”: lo ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron, parlando della guerra tra Israele e Iran, durante una visita al 55/o Salone internazionale dell’aeronautica a Le Bourget, alle porte di Parigi.
10.29 Israele: “Iran inganna il mondo, non rinuncerà al nucleare”
“Nulla è cambiato. L’Iran sta ingannando il mondo e sta semplicemente cercando di perdere tempo. Non ha alcuna intenzione di rinunciare al suo programma nucleare, che rappresenta una minaccia esistenziale per Israele e mette in pericolo il mondo intero”. Lo scrive su X il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sa’ar, postando la dichiarazione dell’omologo iraniano Abbas Araghchi secondo cui Teheran non negozierà con gli Stati Uniti finché Israele continuerà gli attacchi sull’Iran.
10.00 Iran: “Nessun negoziato con Usa finché Israele ci attacca”
Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha affermato che non ci sarà alcun negoziato con gli Stati Uniti finché continueranno gli attacchi israeliani.
9.57 Khamenei: “Stiamo punendo il nemico sionista”
Il nemico sionista sta venendo punito. Viene punito proprio ora”. Lo si legge in un messaggio diffuso oggi di prima mattina sul profilo X della Guida Suprema dell’Iran, l’ayatollah Ali Khamenei, in apertura della giornata segnata dalla tradizionale preghiera islamica del Venerdì. Il messaggio è rilanciato anche da fonti dell’opposizione iraniana.
9.15 Cremlino: “Uccisione Khamenei aprirebbe il vaso di Pandora”
Un cambio di regime in Iran sarebbe “inaccettabile” e l’assassinio della Guida suprema del Paese, Ali Khamenei, “aprirebbe il vaso di Pandora”: lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov in un’intervista a Sky News. La Russia reagirebbe “molto negativamente” se l’ayatollah Khamenei venisse ucciso, ha sottolineato Peskov. “La situazione è estremamente tesa e pericolosa non solo per la regione, ma a livello globale”, ha aggiunto il portavoce, come riporta oggi Sky News sul suo sito web.
8.35 Giù il prezzo del petrolio dopo il rinvio di Trump su Iran
Il rinvio della decisione, per due settimane, da parte del presidente Usa Trump di un attacco all’Iran fa scivolare sui mercati il prezzo del petrolio. Il Wti del Texas e il Brent del Mare del Nord cedono oltre il 2% con ribassi rispettivamente a 73,4 e 76,7 dollari. Gli investitori restano comunque timorosi dell’inasprimento del conflitto fra Israele e Iran e della chiusura dello stretto di Hormuz, passaggio chiave per il petrolio della regione.
7.58 Israele: “Nella notte intercettati 4 droni iraniani”
L’Aeronautica militare israeliana (Iaf) ha intercettato la notte scorsa quattro droni lanciati dall’Iran: lo ha reso noto su Telegram l’esercito (Idf).
7.18 Idf, bombardato il centro di ricerca armi nucleari iraniano
L’esercito israeliano (Idf) ha reso noto di aver bombardato decine di obiettivi a Teheran durante la notte, tra cui quello che ha definito un “centro di ricerca e sviluppo per il progetto di armi nucleari dell’Iran”. “L’esercito ha effettuato una serie di attacchi nel cuore di Teheran: decine di obiettivi sono stati colpiti, tra cui siti di produzione di missili militari e il quartier generale dell’Spnd, l’organizzazione responsabile della ricerca e dello sviluppo del programma nucleare militare iraniano”, si legge in un comunicato stampa.
6.49 Enorme distruzione a Beer Sheva dopo missile dall’Iran
Un singolo missile balistico lanciato dall’Iran ha provocato un’ingente devastazione a Beer Sheva, nel sud di Israele. L’ordigno caduto stamani in un parcheggio vicino a edifici residenziali ha distrutto diversi appartamenti, lasciato un cratere a terra, veicoli in fiamme, facciate di edifici e balconi crollati. L’Mda segnala sette feriti. Le Ferrovie israeliane hanno comunicato che la stazione di Beer Sheva Nord è stata chiusa per danni. Le Guardie rivoluzionarie iraniane hanno rivendicato che “il sito Microsoft di Beer Sheva è stato attaccato perché collabora con l’esercito israeliano”.
2.53 “Israele sta spendendo cifre record per le sue guerre”
Oltre 67 miliardi di dollari per la guerra a Gaza e 735 milioni di dollari al giorno per il conflitto in Iran: Israele sta affrontando il periodo militare più costoso della sua storia, spendendo per le sue due offensive belliche ad un ritmo che rischia di riscrivere il suo futuro economico. Senza contare i raid in Libano. Lo scrive The Economic Times, una testata indiana in lingua inglese del gruppo The Times, chiedendosi nel titolo “Può Israele continuare a pagare per la sua guerra con l’Iran?”. Secondo il sito economico israeliano Calcalist, citato dal quotidiano, il costo della guerra di Gaza aveva già superato i 250 miliardi di shekel (oltre 67,5 miliardi di dollari) entro la fine del 2024. Una cifra indicata anche da Reuters e Guardian. Ora, con l’apertura di un nuovo fronte contro l’Iran, la spesa per la difesa sta accelerando. Nelle prime ore della campagna militare israeliana contro Teheran, i costi sono aumentati vertiginosamente. Un rapporto di Ynet News, scrive The Economic Times, ha citato il generale di brigata (in congedo) Re’em Aminach, ex consulente finanziario del capo di stato maggiore delle Forse di difesa israeliane (Idf), secondo cui solo le prime 48 ore di operazioni sono costate 5,5 miliardi di shekel (1,45 miliardi di dollari). Il ritmo non ha rallentato. Israele spende ora circa 2,75 miliardi di shekel, ovvero 725 milioni di dollari, al giorno in operazioni militari dirette nel conflitto iraniano. Oltre al combattimento, il massiccio arruolamento dei riservisti sta riducendo la produttività civile. La testata indiana ricorda inoltre che il bilancio del Ministero della Difesa è quasi raddoppiato in soli due anni ed assorbe ora quasi il 7% del Pil di Israele, secondo solo all’Ucraina a livello globale. Gli esperti avvertono che anche una rapida fine delle ostilità non cancellerà il danno fiscale già causato. I servizi pubblici, in particolare sanità e istruzione, rischiano di essere messi da parte. Infine, con un limite massimo di deficit del 4,9% del Pil, equivalente a 27,6 miliardi di dollari, il bilancio di Israele è già sotto una pressione immensa, mentre il ministero delle finanze ha rivisto le previsioni di crescita del Pil per il 2025 dal 4,3% al 3,6%.
00.01 L’Iran nomina il nuovo capo dell’intelligence dei Pasdaran
L’Iran ha nominato un nuovo capo dell’intelligence delle Guardie Rivoluzionarie dopo che il suo predecessore è stato ucciso in un attacco israeliano la scorsa settimana. Il Maggior Generale Mohammad Pakpour, comandante del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche dell’Iran, ha nominato il Generale di Brigata Majid Khadami nuovo capo della divisione di intelligence, ha comunicato Irna. Sostituisce Mohammed Kazemi, ucciso domenica insieme ad altri due ufficiali delle Guardie Rivoluzionarie, Hassan Mohaghegh e Mohsen Bagheri, in un attacco israeliano.