(Foto Ansa)
La Cina si oppone alle sanzioni Usa e Ue contro il petrolio russo, denunciando misure unilaterali e accuse alle aziende cinesi. Dalla Russia, intanto, arrivano le minacce del vicepresidente del consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev: “Donald Trump si è ormai imbarcato sul sentiero di guerra contro la Russia”.
Le notizie del giorno in diretta:
18.45 Ricavi di Prada a 4 miliardi, non interessata ad Armani
I ricavi di Prada sono cresciuti per il 19esimo trimestre consecutivo (+7,3%) e nei primi nove mesi hanno superato i 4 miliardi (+9%) trainati sempre da Miu Miu mentre il marchio storico ha ridotto il calo. Entro 15 giorni la casa di moda prevede di ricevere le ultime autorizzazioni antitrust e di procedere al closing dell’acquisizione di Versace mentre considera al momento irrealistica un’offerta per Armani. “Non siamo stati invitati, diciamo. Ma sempre guardiamo al mondo, ai brand. Abbiamo molto rispetto per questo brand ma non considererei questa domanda realistica oggi”, ha risposto l’amministratore delegato Andrea Guerra alla domanda di un analista su un interesse per la divisione moda di Armani se l’Oreal acquisisse il marchio milanese.
18.32 Migranti e popoli derubati, il grido del Papa americano
Un lungo discorso, interrotto da applausi e ovazioni. Papa Leone con i movimenti popolari pronuncia nell’Aula Paolo VI parole forti, tra le più incisive e dure di questi primi sei mesi di Pontificato. Accusa senza giri di parole gli Stati che respingono i migranti, e i politici che addirittura se ne vantano, chiede per tutti un tetto, un lavoro, una terra. Accusa chi deruba e sfrutta i popoli, parla delle crisi climatiche che mettono in ginocchio i più poveri e punta anche il dito contro le case farmaceutiche perché il fentanyl uccide e non è solo una questione di trafficanti di droga.
17.16 Oms, ‘per ricostruire la sanità a Gaza serviranno 7 miliardi’
Il costo totale della ricostruzione del sistema sanitario a Gaza necessiterà almeno di 7 miliardi di dollari, ha affermato oggi a Ginevra il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) Tedros Adhanom Ghebreyesus. I bisogni a Gaza – ha detto in un briefing per la stampa – sono immensi, con più di 170 mila persone ferite. Inoltre, “la fame e le malattie non si sono fermate e la vita dei bambini è ancora a rischio”.
16.55 Lo stato di Rio mette in vendita il Maracana per fare cassa
C’è anche il complesso sportivo dello stadio Maracanã di Rio de Janeiro tra gli immobili che il governo dello stato brasiliano intende vendere per fare cassa e abbattere parte del debito con nei confronti dell’amministrazione federale. La decisione è stata presa dalla commissione di Costituzione e Giustizia dell’Assemblea legislativa dello stato (Alerj), che ha modificato il progetto di legge presentato dall’Esecutivo aggiungendo ulteriori 14 nuovi alla lista, tra cui il tempio del calcio brasiliano.
16.32 Orban, “Ue ostacola gli sforzi di Trump, Budapest capitale pace”
Bagno di folla per il primo ministro ungherese Viktor Orbán, intervenuto alla marcia della pace indetta nel giorno del 69° anniversario della rivoluzione ungherese contro l’Unione sovietica del 1956. Di fronte a migliaia di manifestanti, il premier è tornato ad attaccare Bruxelles, colpevole, a suo dire, di sabotare gli sforzi diplomatici di Donald Trump per porre fine al conflitto in Ucraina.
“Bruxelles ha deciso di andare in guerra. Se non ostacolasse la missione di pace del presidente degli Stati Uniti, la guerra sarebbe già finita”, ha detto Orbán, aggiungendo che se Trump fosse stato presidente nel precedente mandato, “la guerra non sarebbe nemmeno scoppiata”. Parlando del vertice a Budapest tra Trump e il presidente russo Vladimir Putin, annunciato e poi sfumato, Orbán ha detto che “gli Usa sono con noi, Budapest sarà la capitale della pace europea”.
15.33 Netanyahu ordina lo stop ai progetti di annessione della Cisgiordania
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha ordinato al governo israeliano di non fare avanzare i progetti di legge per l’annessione parziale o totale della Cisgiordania fino a nuovo avviso. Lo riporta Haaretz dopo lo stop arrivato dagli Usa dopo il voto preliminare ieri alla Knesset.
15.29 Ispi, sanzioni Usa a Russia simboliche, non faranno male a Mosca
“Sono sanzioni molto forti sul piano simbolico ma molto poco forti sul piano economico. Gli effetti per la Russia saranno molto limitati e conseguentemente anche per l’Italia”. Lo ha detto il direttore di Ispi DataLab, Matteo Villa, all’ANSA, circa le sanzioni imposte dagli Usa alla Russia. “Di fatto gli Usa che mettono sanzioni sul petrolio alla Russia funzionano solo se sono sanzioni secondarie, cioè se puniscono anche quelli che fanno affari con la Russia”, ha spiegato Villa, ma “in realtà c’è solo una piccolissima parte di queste nuove sanzioni che sono secondarie”, ha sottolineato l’analista. Infatti gli Usa “stanno dicendo che nessun americano può far affari con Lukoil e Rosneft ma già adesso la Russia non fa affari con gli Stati Uniti”, ha fatto presente Villa. “Il petrolio russo non va negli Usa e ne arriva molto poco in Europa”, ha aggiunto, per cui “sono sanzioni fortemente simboliche che segnalano il fatto che almeno in questo momento Trump si è stufato di Putin” e “che segnalano al mercato che ci potrebbe essere un’ulteriore mossa eventuale futuro più forte di questa, e per questo che il petrolio al momento sale leggermente”,
15.20 Petrolio in forte rialzo a New York a 61,48 dollari
Il petrolio è in forte rialzo a New York, dove le quotazioni salgono del 5,09% a 61,48 dollari al barile. A spingere sono le sanzioni americane alle russe Lukoil e Rosneft.
13.45 Analisti, ‘con sanzioni Usa colpito 80% export petrolio russo’
Le sanzioni Usa complicheranno notevolmente la situazione fiscale del Cremlino e mettono sotto scacco “l’80%” delle esportazioni di petrolio della Russia. A spiegarlo sono gli esperti dell’European Council of Foreign Relations (Ecfr) dopo l’annuncio da parte di Washington della nuova stretta sull’energia russa. Le nuove misure “prendono di mira i due maggiori produttori ed esportatori di petrolio russi, Rosneft e Lukoil, che rappresentano oltre il 50% della produzione petrolifera in Russia. In precedenza, alla fine dell’amministrazione Biden, erano state imposte sanzioni a GazpromNeft e Surgutneftegaz, la terza e la quarta compagnia petrolifera più grande della Russia. In totale, le sanzioni statunitensi coprono ora le quattro più importanti compagnie petrolifere russe”, osserva Szymon Kardaś, analista presso il think tank europeo e ricercatore presso l’università di Varsavia.
13.04 Vance: “Per Trump la Cisgiordania non sarà annessa da Israele”
“La politica di Trump è che la Cisgiordania non sarà annessa da Israele”. Lo afferma il vicepresidente degli Usa J.D. Vance in Israele, come riporta Haaretz.
12.50 Zelensky ai leader Ue: “Anche voi avete armi a lungo raggio”
“Quando parliamo di armi a lungo raggio per l’Ucraina, intendiamo dire che il regime di Putin dovrebbe subire conseguenze concrete a causa di questa guerra. Vi esorto a sostenere tutto ciò che aiuta l’Ucraina ad acquisire tali capacità, perché questo fa davvero la differenza per la Russia. Queste armi a lungo raggio non sono solo negli Stati Uniti: anche alcuni paesi europei ne dispongono, compresi i Tomahawk. Stiamo già parlando con i paesi che possono aiutare”. Lo ha detto Volodymyr Zelensky rivolgendosi ai leader Ue al Consiglio Europeo.
12.28 Il Papa e Re Carlo, storica preghiera insieme nella Cappella Sistina
Il Papa e il re Carlo, che è anche capo della Chiesa anglicana, pregano insieme nella Cappella Sistina. E’ il momento storico di questa visita di Stato dei reali inglesi in Vaticano. Non accadeva da cinque secoli, ovvero dal momento della riforma anglicana. In Sistina il re Carlo è accanto alla regina Camilla. La preghiera è guidata da Papa Leone e dall’arcivescovo di York Stephen Cottrell. Il canto dei salmi è affidato al coro della Sistina con il coro della Cappella di St. George del Castello di Windsor e quello dei bambini della Cappella reale di St. James Palace.
11. 35 Kiev: “Uccisi due giornalisti in raid russo a Kramatorsk”
In seguito a un attacco da parte di un drone russo a Kramatorsk, nella regione di Donetsk, sono rimasti uccisi la giornalista del canale televisivo Freedom TV Olena Gubanova e il cameraman Yevhen Karmazin che hanno seguito la guerra sin dall’inizio. Lo afferma Vadym Filashkin, capo della regione del Donetsk, sui social media, come riporta Ukrainska Pravda. Filashkin ha pubblicato la foto di un’auto distrutta da un drone e presumibilmente degli effetti personali dei giornalisti, tra cui giubbotti antiproiettile con la scritta “Press”.
10.54 Balzo del petrolio con sanzioni Usa alla Russia, Wti +4,3%
Il petrolio è in forte rialzo mentre si guarda alle sanzioni degli Stati Uniti sui big del petrolio russo. Il Wti sale del 4,3% a 60,97 dollari al barile. Il Brent guadagna il 4,2% a 65,23 dollari.
10.51 Kiev: “Trump ha dato il via libera all’invio di Patriot”
Donald Trump ha dato il “via libera” al trasferimento dei sistemi di difesa aerea Patriot a Kiev. Lo afferma il capo dell’ufficio presidenziale, Andriy Yermak, in un’intervista rilasciata a Rbc-Ucraina . “La cosa più importante è che Trump abbia dato il via libera, quindi le questioni in questo senso sono per lo più tecniche”, ha affermato il responsabile dell’ufficio presidenziale ucraino. Quanto ai Tomahawk “il dialogo è in corso e non direi che questa porta sia chiusa”, ha aggiunto il capo dell’ufficio presidenziale.
10.18 Medvedev: “Trump si è imbarcato sul sentiero di guerra”
Il vicepresidente del consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev ha affermato su Telegram che gli Usa sono “gli avversari” della Russia e che il “pacificatore” Trump “si è ormai imbarcato sul sentiero di guerra contro la Russia”. “Se qualcuno dei numerosi commentatori avesse ancora qualche illusione, eccolo qui. Gli Usa – afferma – sono il nostro avversario, e il loro loquace ‘paciere’ si è ormai schierato sul sentiero di guerra contro la Russia”. “Diranno, naturalmente, che non ha potuto fare a meno di subire pressioni al Congresso, ecc. Questo non cambia il punto: le decisioni prese sono un atto di guerra contro la Russia”.
9.52 Cina: “Ci opponiamo a sanzioni Usa contro il petrolio russo”
La Cina dichiara di “opporsi” alle sanzioni statunitensi contro il petrolio russo. “La Cina si oppone costantemente alle sanzioni unilaterali che non si basano sul diritto internazionale e non sono autorizzate dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite”, ha dichiarato Guo Jiakun, portavoce del ministero degli Affari esteri cinese, durante una conferenza stampa. Ha inoltre denunciato le nuove misure dell’Unione Europea (Ue) contro 12 aziende cinesi accusate di aiutare la Russia ad aggirare le sanzioni occidentali.
9.41 Mattarella: “Onu da difendere, è sotto attacco”
“L’ONU ha indiscutibilmente contribuito a plasmare un ordine internazionale elaborando valori condivisi: pace, sicurezza e cooperazione internazionale, affermando la prevalenza del principio della coesistenza pacifica”. Lo afferma il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in una intervista alla “Voce di New York”. “Quel sistema – aggiunge Mattarella – resta oggi più che mai valido, proprio di fronte ai disastri che la sua inosservanza procura, e va difeso, proprio perché si trova sotto attacco. L’alternativa sarebbe il regresso a un mondo in perenne ebollizione, regolato da temporanei rapporti di forza, in ultima analisi da quella realtà che ha condotto alle macerie seguite allo scoppio della seconda guerra mondiale, da cui la Carta di San Francisco ha cercato di riscattare la comunità internazionale”.
9.21 Funzionario Israele: “L’Unrwa non metterà più piede a Gaza”
Un funzionario israeliano ha affermato che l’Unrwa “non metterà più piede a Gaza” nonostante la sentenza di ieri della Corte internazionale di giustizia che invita Israele a collaborare con l’agenzia delle Nazioni Unite. L’emittente pubblica Kan cita il funzionario che afferma che ogni agenzia delle Nazioni Unite che ha operato nella Striscia ha fallito la sua missione o si è lasciata controllare da Hamas. Questo messaggio è stato trasmesso anche agli Stati Uniti, ha affermato il funzionario, “nella speranza che gli americani concordino con Israele su questo tema”.
9.13 Zelensky: “Cessate fuoco possibile, far pressione su Russia”
“Un cessate il fuoco è possibile, ovviamente. Credo che tutti noi ne abbiamo bisogno. Ma abbiamo bisogno di più pressione sulla Russia”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky arrivando al summit Ue a Bruxelles.
8.21 Frontale tra due auto nel Bolognese, muore bimbo di 7 anni
Un bambino di 7 anni è morto ieri sera in un incidente stradale nel Bolognese: intorno alle 21, lungo la strada Porrettana a Lovoleto, frazione di Granarolo dell’Emilia, si è verificato uno scontro frontale fra due automobili. Due adulti feriti. Per ricostruire la dinamica sono stati impegnati i carabinieri della compagnia di San Lazzaro di Savena, intervenuti per eseguire i rilievi. Il bambino, a quanto risulta, viaggiava seduto sul sedile posteriore, insieme al suo papà, 34 anni, a bordo di una Volkswagen Corrado che, per ragioni da stabilire, si è scontrata frontalmente con una Renault Clio guidata da un 20enne.
8.13 Ue, via libera formale alle nuove sanzioni contro Mosca
Via libera formale dei 27 Ue al diciannovesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia. La procedura scritta, a quanto si apprende dalla presidenza danese dell’Ue, si è concluso senza alcuna obiezione. Le nuove sanzioni vanno a colpire l’export di Gnl russo, fulcro delle nuove misure Ue. Nel pacchetto anche un meccanismo che limita la libertà di movimento dei diplomatic i russi di stanza nei Paesi Ue. “Oggi è un grande giorno per l’Europa e per l’Ucraina. L’impatto delle sanzioni sarà concreto”, ha sottolineato il ministro degli Esteri danese Lars Lokke Rasmussen.
8.01 Mosca, abbattuti 139 droni ucraini nella notte
Le difese aeree russe hanno abbattuto 139 velivoli senza pilota (Uav) ucraini sulle regioni russe, di cui 56 sulla regione confinante di Belgorod. Lo ha riferito il ministero della Difesa russo, riporta la Tass. “Nella scorsa notte, le capacità di difesa aerea russa hanno distrutto o intercettato 139 velivoli senza pilota ucraini ad ala fissa, di cui 56 sulla regione di Belgorod, 22 sulla regione di Bryansk, 21 sulla regione di Voronezh, 14 sulla regione di Ryazan, 13 sulla regione di Rostov, quattro sulla Repubblica di Crimea, due ciascuna sulla regione di Tambov, sulla regione di Volgograd, sulla regione di Orël e sulla regione di Kaluga, e uno sulla regione di Kursk”, hanno specificato i vertici russi.
5.06 Amazon: “Usiamo un milione di robot”
Due nuovi robot intelligenti entrano nei magazzini di Amazon: un robot giocoliere che usa “come palline decine di migliaia di prodotti che si muovono ad alta velocità”, Blue Jay, e un sistema di intelligenza artificiale agentica, a supporto dei manager che analizza situazioni operative complesse e suggerisce le azioni più appropriate agli operatori, Project Eluna. Li presenta il chief technologyst di Amazon, Tye Brady, all’evento Delivering the future dicendo che sono stati studiati per rendere il lavoro più sicuro, più intelligente e ancora più gratificante. In particolare Blue Jay è in fase di test operativo nella Carolina del Sud ed è, secondo l’azienda, come un paio di mani in più, progettato per assistere i dipendenti nelle attività che richiedono movimenti ripetitivi, sollevamenti e spostamenti: è in grado di prelevare, smistare e consolidare gli articoli nello stesso spazio lavorando ad alta velocità. Si tratta di un sistema robotico di nuova generazione che coordina più bracci robotici per eseguire simultaneamente diverse operazioni, unificando in un’unica postazione ciò che prima richiedeva tre diverse aree di lavoro e già può essere usato sul 75% delle tipologie di prodotto nei magazzini Amazon.
4.34 Rubio: “Annessione Cisgiordania è minaccia per la pace”
Il Segretario di Stato statunitense Marco Rubio ha messo in guardia Israele dall’annessione della Cisgiordania, affermando che le misure adottate dal parlamento e la violenza dei coloni minacciano l’accordo di pace a Gaza. Il riferimento è alle proposte di legge sull’annessione della Cisgiordania occupata, appena una settimana dopo che il presidente Donald Trump ha approvato un accordo volto a porre fine a un’offensiva israeliana di due anni nella Striscia di Gaza. “Penso che il presidente Trump abbia chiarito che non è qualcosa che possiamo sostenere in questo momento”, ha detto Rubio a proposito dell’annessione mentre saliva sul suo aereo per una visita in Israele.
3.05 Maduro: “5.000 missili antiaerei contro minaccia Usa”
Il Venezuela dispone di 5.000 missili antiaerei portatili di fabbricazione russa per contrastare la minaccia militare statunitense. Lo ha dichiarato il presidente venezuelano Nicolás Maduro. “Qualsiasi forza militare al mondo conosce la potenza degli Igla-S, e il Venezuela ne possiede non meno di 5.000”, ha aggiunto.
