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16,59 I cardinali nella Sistina, giurano fedeltà e segretezza
I cardinali, prima di cominciare i lavori del conclave, giurano prima tutti insieme e poi singolarmente. Giurano davanti a Dio di essere fedeli al loro compito in caso di elezione a Papa e giurano anche segretezza sui lavori del conclave. A leggere il giuramento, a nome di tutti, è il cardinale Pietro Parolin che presiede il conclave. Nel testo del giuramento si impegnano alla fedeltà al ruolo: “chiunque di noi” “sia eletto Romano Pontefice si impegnerà a svolgere fedelmente il munus petrinum”. Quindi giurano di “osservare con la massima fedeltà e con tutti, sia chierici che laici, il segreto su tutto ciò che in qualsiasi modo riguarda l’elezione del Romano Pontefice e su ciò che avviene nel luogo dell’elezione” e “di non violare in alcun modo questo segreto sia durante sia dopo l’elezione del nuovo Pontefice” e “di non prestare mai appoggio o favore a qualsiasi interferenza, opposizione o altra qualsiasi forma di intervento”. Dopo questo giuramento collettivo segue quello singolo di ogni cardinale. Con la mano sul Vangelo, ogni singolo cardinale elettore si prepara a prestare giuramento in vista delle elezioni per il nuovo Papa. Una volta pronunciato il proprio nome, ogni porporato procede alla formula del giuramento. “Prometto, mi obbligo e giuro”, dicono per poi mettere la mano sul Vangelo e continuare: “Così Dio mi aiuti e questi santi Evangeli che tocco con la mia mano”. Il primo cardinale a giurare è stato Pietro Parolin.
16.47 Usa chiameranno Golfo d’Arabia il Golfo Persico
Donald Trump intende annunciare durante il suo viaggio in Arabia Saudita la prossima settimana che gli Stati Uniti d’ora in poi chiameranno il Golfo Persico “Golfo Arabico” o “Golfo d’Arabia”. Lo riferiscono alcuni media Usa citando dirigenti americani.
16.28 Aggiudicata realizzazione del termovalorizzatore di Roma
È stata aggiudicata in via definitiva al Raggruppamento di imprese guidato da Acea Ambiente con Suez Italy, Kanadevia Inova, Vianini e Rmb la realizzazione del termovalorizzatore di Roma, previsto nell’area industriale di Santa Palomba. Lo rende noto il Campidoglio. Il via libera è arrivato a seguito della validazione tecnica del progetto da parte della società di certificazione incaricata. Roma Capitale e RenewRome, la società che gestirà l’impianto per i prossimi 33 anni, hanno firmato anche il contratto di concessione. Per Gualtieri è “un passo avanti decisivo”.
16.22 Vance: “l’Iran può avere l’energia nucleare civile”
L’Iran può avere energia nucleare civile ma non l’arma atomica: lo ha detto il vicepresidente Usa JD Vance ad un evento a Washington ospitato dalla conferenza sulla sicurezza di Monaco. Vance si è detto convinto che sia possibile un accordo per reintegrare l’Iran nell’economia globale.
16.22 Il cardinale Koovakad chiuderà la Cappella Sistina
Tutto è pronto per il conclave che prenderà il via alle 16,30. Sarà il cardinale e arcivescovo cattolico indiano, George Jacob Koovakad, a dare inizio alle votazioni per eleggere il nuovo Papa. Koovakad, dal 7 ottobre 2021 organizzatore dei viaggi papali e dal 24 gennaio 2025 prefetto del Dicastero per il dialogo interreligioso, sarà colui che chiuderà la porta della Cappella Sistina quando gli elettori riuniti in conclave dovranno rimanere soli. In quanto ultimo cardinale dell’ordine dei diaconi, spetta infatti al porporato indiano il compito di chiudere la porta della Cappella Sistina, dopo che sarà già stato pronunciato l’extra omnes, compito invece del Maestro delle Celebrazioni liturgiche, questa volta monsignor Diego Ravelli. Sarà sempre lui a riaprirla e richiuderla ogni volta ce ne sia bisogno durante il conclave. Come ultimo dell’ordine dei diaconi, Koovakad, sarà anche il primo a fare il suo ingresso in Sistina, dal momento che i cardinali sfilano in processione verso la cappella in ordine inverso a quello di precedenza, per raggiungere i posti assegnati. Nato a Chethipuzha, in India, 51 anni fa è stato ordinato sacerdote il 24 luglio 2004, incardinandosi a Changanacherry.
16.16 Cardinali nella Paolina, al via i riti del conclave
I cardinali elettori sono arrivati nella Cappella Paolina del Palazzo apostolico. Da qui prenderà il via la processione verso la Cappella Sistina nella quale, dopo l’Extra Omnes, comincerà il conclave per l’elezione del nuovo Papa. Poco dopo i cardinali elettori si sono mossi in processione verso la cappella Sistina dove è cominciato ufficialmente il conclave per l’elezione del 267esimo Papa. Dopo aver lasciato Casa Santa Marta, i porporati hanno raggiunto la Cappella Paolina per un ultimo momento di preghiera prima dell’extra omnes.
16.02 Vance: “Russia chiede troppo per la pace in Ucraina”
Il vicepresidente Usa JD Vance ha affermato che gli Stati Uniti considerano eccessive le concessioni richieste dalla Russia per la pace in Ucraina, ma ha affermato di non essere così pessimista sulle possibilità di porre fine al conflitto.
15.58 Vance: “Usa e Europa indivisibili”
“La cultura europea e quella americana sono strettamente legate e lo saranno sempre. E penso che sia assolutamente ridicolo pensare che si possa mai creare una spaccatura tra Stati Uniti ed Europa”: lo ha detto JD Vance parlando ad un evento ospitato dalla Conferenza sulla Sicurezza di Monaco a Washington. Il vicepresidente Usa ha detto tuttavia che Stati Uniti ed Europa si sono troppo abituati al sistema di sicurezza degli ultimi 20 anni, che non è più adeguato per i prossimi 20. Vance ha poi aggiunto: “Il dialogo con la Ue è in corso, vogliamo che i mercati europei siano aperti ai prodotti americani. Credo che potremmo avere migliori rapporti commerciali con gli europei se eliminassero le barriere commerciali”.
15.56 Media: “A Gaza governo temporaneo Usa subito dopo la guerra”
Gli Stati Uniti e Israele hanno discusso ‘al livello più alto’ della possibilità che Washington guidi un governo temporaneo nel periodo successivo alla guerra nella Striscia di Gaza. Lo riferisce Ynet citando Reuters. Le fonti hanno aggiunto che le discussioni si sono concentrate sull’opzione di istituire un governo di transizione guidato da un funzionario americano che supervisionerebbe Gaza finché non sarà smilitarizzata e stabilizzata e finché non sarà istituito un governo palestinese.
15.53 Vance sollecita negoziati diretti Russia-Ucraina
Il vocepresidente Usa JD Vance ha sollecitato negoziati diretti tra Russia e Ucraina per arrivare alla pace. Vance sta parlando ad un evento a Washington ospitato dalla conferenza sulla sicurezza di Monaco
15.03 Fiom: “A Stellantis Melfi altri 500 incentivi all’esodo”
“A fronte della dichiarazione da parte dell’azienda” per Melfi (Potenza) “di ulteriori 500 uscite incentivate e di 250 lavoratori in prestito presso altri stabilimenti, la Fiom Cgil ha chiesto a Stellantis garanzie sul turn over dei lavoratori”. Così la segretaria generale della Fiom Basilicata, Giorgia Calamita, a margine di un incontro con i dirigenti della fabbrica. “Con queste prossime uscite – ha aggiunto – la forza lavoro nello stabilimento si riduce ulteriormente, passando da 5.361 dipendenti a 4.861: il rischio quindi di uno svuotamento di Melfi si fa sempre più concreto nonostante gli annunci dei nuovi modelli”.
14.28 Anp dichiara Gaza zona di carestia: “L’Onu intervenga’”
Il primo ministro palestinese Mohamed Mustafa ha dichiarato la Striscia di Gaza zona di carestia durante una conferenza stampa a Ramallah. Mustafa ha invitato l’intero sistema delle Nazioni Unite ad attivare immediatamente i propri meccanismi e a trattare Gaza come una zona di carestia. Quindi ha chiesto alla comunità internazionale di attuare le risoluzioni delle Nazioni Unite che proibiscono l’uso della fame come arma di guerra.
14.27 Nato: “Obiettivo al 5% del Pil, ma con due livelli di spesa”
Il Consiglio Atlantico della Nato si è riunito oggi per esaminare ufficialmente la proposta del segretario generale, Mark Rutte, sui nuovi target di spesa da concordare al summit dei leader dell’Aja a giugno. Gli Usa, a quanto si apprende, non cedono sul 5% e Rutte ha quindi presentato un’opzione a due livelli. Gli alleati, secondo questo schema, si dovrebbero impegnare a spendere il 3,5% del Pil per la difesa classica – ovvero tank, aerei, missili ed eserciti, secondo quanto previsto attualmente dalle definizioni Nato – e prevedere un ulteriore 1,5% per le nuove sfide (come cyber, ibrido, resilienza della società).
14.24 New York Times: “Trump sta inviando un gruppo di migranti in Libia”
L’amministrazione Trump sta pianificando di inviare un gruppo di migranti in Libia a bordo di un aereo militare americano. Lo rivela il New York Times citando funzionari informati. Le nazionalità dei migranti non sono state rese note ma un volo per la Libia con a bordo le persone espulse potrebbe partire nelle prossime ore.
14.05 Wall Street Journal: “Usa intensificano raccolta di intelligence sulla Groenlandia”
Gli Stati Uniti stanno intensificando le loro attività di raccolta di informazioni di intelligence sulla Groenlandia, coinvolgendo l’apparato di spionaggio americano nella campagna di Donald Trump per la conquista dell’isola più grande del mondo. Lo riporta il Wall Street Journal, secondo il quale la direttrice della Intelligence Nazionale Tulsi Gabbard ha chiesto alle agenzie di intelligence di approfondire la conoscenza del movimento indipendentista della Groenlandia e l’atteggiamento rispetto all’estrazione di risorse da parte degli Stati Uniti sull’isola.
14.00 Cremlino: “India e Pakistan mostrino moderazione e negozino”
Il Cremlino ha espresso “estrema preoccupazione” per le ostilità tra India e Pakistan e ha invitato i due Paesi a ricorrere rapidamente a negoziati per risolvere i contrasti. “Invitiamo entrambe le parti a dar prova di moderazione e ad adottare rapidamente metodi negoziali per risolvere tutte le divergenze”, ha sottolineato il portavoce presidenziale russo, Dmitry Peskov, citato dall’agenzia Interfax.
13.54 Washington Post: “Trump chiese all’Ucraina di accettare migranti deportati”
L’amministrazione Trump ha chiesto all’inizio dell’anno all’Ucraina di accettare un numero non specificato di migranti cittadini di altri paesi deportati dagli Stati Uniti. Lo riporta il Washington Post citando alcuni documenti che, comunque, non indicano la risposta di Kiev alla proposta americana di inizio gennaio. Secondo fonti ucraine, Kiev non ha accettato migranti deportati e non ci sono indicazioni che abbia mai preso in seria considerazione la richiesta”.
13.40 Merz: “Guerra in Ucraina non finisce senza gli Usa”
“La guerra in Ucraina non finirà senza un maggiore coinvolgimento politico e militare degli Usa”. Lo ha detto il cancelliere tedesco, Friederich Merz, in conferenza stampa congiunta a Parigi con il presidente francese, Emmanuel Macron. Merz ha aggiunto che “come europei siamo pronti a contribuire”.
Ma, ha avvertito, “sappiamo che abbiamo bisogno degli americani in avvenire. Lo dico chiaramente” ai partner Usa “ogni volta che ho occasione di parlarci. Vogliamo che gli Stati Uniti restino impegnati”, incluso in seno alla Nato, ha puntualizzato Merz lungo le rive della Senna.
13.39 Macron: ” Putin violerà ancora la tregua di 3 giorni”
“L’unica domanda oggi è la seguente: La Russia è pronta a rispettare un cessate il fuoco?”: lo chiede Emmanuel Macron, in conferenza stampa congiunta a Parigi con il cancelliere tedesco, Friedrich Merz, domandandosi se ”oltre i tre giorni (di tregua) promessi che saranno indubbiamente violati, come già accaduto in passato, il presidente Putin sarà finalmente serio, rispetterà finalmente la sua parola con il presidente Usa”. E’ questa la questione fondamentale, insiste il presidente francese, aggiungendo:
“Noi siamo qui per il rispetto del cessate il fuoco di 30 giorni e per garantire una pace giusta e duratura”.
13.09 Hamas, trattative per consegna cibo prima che arrivi Trump
Bassem Naeem, membro dell’ufficio politico di Hamas, ha dichiarato all’agenzia di stampa di Gaza Shehab che “prima della visita in Medio Oriente del presidente Trump (dal 13 al 16 aprile), si stanno facendo tentativi disperati per raggiungere con i mediatori un accordo parziale per la liberazione di alcuni ostaggi in cambio di alcuni giorni limitati in cui verrà consegnato cibo alla popolazione della Striscia”. Hamas, ha detto Naeem, “insiste su un accordo globale per la fine della guerra e una tabella di marcia per il giorno dopo”.
13.04 Usa: “Kiev propone zona cuscinetto di 30 km”
L’Ucraina ha proposto la creazione di una zona demilitarizzata controllata congiuntamente da Kiev e Mosca, ha detto ieri l’inviato speciale degli Stati Uniti per l’Ucraina, Keith Kellogg, in un’intervista a Fox News. Kellogg, secondo quanto riportano i media internazionali, ha parlato di una zona cuscinetto, con entrambe le parti che si ritirerebbero di 15 chilometri, creando un’area di 30 chilometri monitorata da osservatori di Paesi terzi. L’inviato Usa ha affermato che l’accordo potrebbe accompagnare un cessate il fuoco “in atto”, il che significa che entrambe le parti manterrebbero il controllo del territorio attualmente occupato. Da parte sua, il presidente russo Vladimir Putin chiede che le forze ucraine si ritirino dalle regioni di Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson.
12.49 Ue: “Aiuti umanitari a Gaza non siano politicizzati”
“Per oltre due mesi, nessun rifornimento umanitario è entrato a Gaza. Si tratta della chiusura più lunga che la Striscia abbia mai affrontato ed è motivo di grave preoccupazione”. “L’Ue ribadisce l’invito urgente a Israele a rimuovere immediatamente il blocco su Gaza”. Così in una nota l’Alta rappresentante Ue, Kaja Kallas, e le commissarie al Mediterraneo, Dubravka Suica, e alla gestione delle crisi, Hadja Lahbib. L’Ue è “preoccupata per il nuovo ‘meccanismo di consegna degli aiuti a Gaza’”, approvato da Israele, si legge nella nota in cui si ricorda che “gli aiuti umanitari non devono mai essere politicizzati o militarizzati”. (
12.47 Modi: “Uccisi 80 terroristi”
Il primo ministro indiano Narendra Modi ha elogiato le forze armate del suo Paese per aver condotto attacchi mirati contro i campi terroristici in Pakistan e nel Kashmir occupato dal Pakistan. Modi ha affermato che l’operazione Sindoor è “motivo di orgoglio nazionale”. Il Times of India, nel riportare questa dichiarazione spiega che il primo ministro indiano ha presieduto una riunione del Consiglio dei Ministri ed ha affermato che “oltre 80 terroristi sono stati uccisi”. Il ministro della Difesa Rajnath Singh ha informato il Consiglio dei Ministri dell’Operazione Sindoor ricevendo il plauso dei presenti,
12.47 Ue: “Esortiamo Pakistan e India a dar prova di moderazione”
“L’Ue condanna il terrorismo in tutte le sue forme e manifestazioni. I responsabili devono essere assicurati alla giustizia. L’Alta Rappresentante lo ha sottolineato nei suoi recenti colloqui con le controparti indiana e pakistana. Esortiamo entrambe le parti a dar prova di moderazione e ad adottare misure immediate per favorire la de-escalation. L’Ue ricorda la necessità di una soluzione pacifica, negoziata, reciprocamente concordata e duratura al conflitto”. Lo ha detto il portavoce della Commissione Ue, Anouar El Anouni, nel corso dell’incontro quotidiano con la stampa.
12.25 Iran invita India e Pakistan a “usare moderazione”
L’Iran ha espresso “profonda preoccupazione per le crescenti tensioni militari tra India e Pakistan” e ha invitato entrambe le parti a “esercitare moderazione” ed evitare un’ulteriore escalation. Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, Esmail Baghaei, secondo quanto riferisce Mehr.
12.10 Hamas: “Raid israeliano nel nord di Gaza, 15 morti”
La Protezione civile di Gaza gestita da Hamas ha reso noto che 15 persone sono state uccise oggi in un attacco aereo israeliano su una scuola che ospitava sfollati nella Striscia settentrionale. “Le nostre squadre hanno recuperato 15 (morti) e dieci feriti dopo un attacco aereo di occupazione israeliano sulla scuola di al-Karama, che ospita sfollati”, nella parte orientale della città di Gaza, ha detto alla Afp il portavoce della Protezione civile, Mahmoud Bassal.
11.03 Pakistan, i morti sono almeno 38
Il bilancio dei morti negli attacchi reciproci tra India e Pakistan è salito a 38, hanno reso noto fonti nei due Paesi. Islamabad ha dichiarato che almeno 26 civili sono stati uccisi nel corso degli attacchi indiani e negli scontri a fuoco lungo il confine, mentre Nuova Delhi ha affermato che almeno 12 persone hanno perso la vita a causa dei bombardamenti pakistani.
10.42 “Il mondo di oggi attende molto dalla Chiesa”
“Il mondo di oggi attende molto dalla Chiesa per la salvaguardia di quei valori fondamentali, umani e spirituali, senza i quali la convivenza umana non sarà migliore né portatrice di bene per le future generazioni”. Lo ha detto il cardinale decano Giovanni Battista Re a conclusione dell’omelia della messa ‘Pro eligendo Romano Pontifice’, concelebrata nella Basilica si San Pietro con i cardinali elettori che partecipano al Conclave. “La Beata Vergine Maria, Madre della Chiesa, intervenga con la sua materna intercessione, perché lo Spirito Santo illumini le menti dei Cardinali elettori e li renda concordi nell’elezione del Papa di cui ha bisogno il nostro tempo”, ha aggiunto.
10.18 Istat, giù le vendite a marzo, -0,5% sul mese, -2,8% su anno
Calano a marzo le vendite al dettaglio, sia in valore che in volume (-0,5% per entrambi). Lo comunica l’Istat. Sono in calo sia i beni alimentari (-0,5% in valore e -0,9% in volume) sia i non alimentari (rispettivamente -0,3% e -0,4%). Su base tendenziale, a marzo 2025, c’è “un calo ancora più ampio di quello osservato lo scorso mese”, sottolinea Istat: -2,8% in valore e -4,2% in volume. Il calo è più marcato per i beni alimentari (-4,2% in valore e -6,7% in volume), meno accentuato per i beni non alimentari (-1,4% in valore e -2,1% in volume).
9.22 Cina, pronti a ruolo per allentare tensioni India-Pakistan
La Cina è disponibile a “svolgere un ruolo costruttivo” per allentare le tensioni tra l’India e il Pakistan. E’ quanto ha detto il portavoce ministero degli Esteri Lin Jian, nel corso del briefing quotidiano.
9.12 Von der Leyen: “Putin vuole imporre a Kiev l’inaccettabile”
“Abbiamo visto tutti come negozia la Russia. Bombarda. Intimidisce. Seppellisce le promesse sotto le macerie. Putin vuole costringere l’Ucraina ad accettare l’inaccettabile”. Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, parlando alla plenaria dell’Europarlamento a Strasburgo. “Una pace giusta e duratura, che garantisca la sovranità dell’Ucraina, ne rispetti l’integrità territoriale e ne sostenga le aspirazioni europee. Questo è il bivio che ci troviamo di fronte. E per l’Europa la posta in gioco è enorme. Quindi dobbiamo fare del nostro meglio per rafforzare la posizione dell’Ucraina”, ha sottolineato.
8.50 Von Storch (Afd): “Il Paese aveva scelto noi, pronti ad alleanza”
“Ho semplicemente dovuto constatare che la maggioranza della coalizione di Merz non è stabile. È chiaro che la Cdu, la Csu e la Spd stanno rappresentando qualcosa di fragile. Ne abbiamo avuto la prova in modo impressionante, al primo turno dell’elezione del cancelliere”. Lo ha detto, intervistata da Repubblica, la vice capogruppo dell’Afd, Beatrix von Storch. Per von Storch, “questa incertezza si protrarrà per tutta questa legislatura che si preannuncia già breve. Su tutte le questioni decisive non sarà possibile per Merz ottenere una maggioranza senza la frangia radicale della Spd”.
8.34 Attacchi India-Pakistan, i morti sono almeno 34
Almeno 34 persone sono morte negli attacchi reciproci degli eserciti indiano e pakistano: almeno 26 civili hanno perso la vita in Pakistan e altre otto persone sono morte in India. Lo hanno reso noto il portavoce dell’esercito pakistano, il tenente generale Ahmed Chaudhry, e fonti indiane. Si tratta del più grave scontro militare tra i due Paesi negli ultimi 20 anni.
7.02 Pakistan, bilancio degli attacchi indiani sale a 26 morti
L’esercito pakistano afferma che il bilancio delle vittime degli attacchi sferrati dell’India sale ad almeno 26 civili uccisi.
6.09 Missili e droni russi su Kiev, due morti e sei feriti
ue persone sono morte e altre sei sono rimaste ferite in un attacco missilistico e con droni lanciato stanotte su Kiev dalle forze russe, secondo quanto riportano le autorità locali citate dai media ucraini.
00.06 Il premier pakistano: “Atto di guerra dell’India, risponderemo”
Il primo ministro pakistano Shehbaz Sharif ha affermato che l’India ha condotto attacchi “vigliacchi” in cinque località del territorio amministrato da Islamabad. In una dichiarazione su X, Sharif ha avvertito che il suo Paese “ha tutto il diritto di rispondere con la forza a questo atto di guerra imposto dall’India”. E “l’intera nazione” è al fianco delle forze armate pakistane su “come affrontare il nemico”.