
Si spacciava come ginecologo, arrestato. Adescava ragazze con annunci di una finta clinica e poi le violentava (foto ANSA) - Blitz quotidiano
A Milano è emerso un inquietante caso di abusi sessuali perpetrati da due uomini, uno dei quali è un medico radiologo in pensione di 71 anni che si spacciava per ginecologo. Insieme a un complice di 42 anni, i due sono finiti agli arresti domiciliari con l’accusa di violenza sessuale di gruppo. Secondo le indagini condotte dai carabinieri, tutto ruotava attorno a una finta clinica, chiamata “Centro Clinica Italia”, pubblicizzata attraverso annunci online. Le ragazze venivano adescate con la promessa di partecipare a presunti video promozionali sanitari, dietro compenso. Tuttavia, la clinica non esisteva e le cosiddette visite mediche si trasformavano in veri e propri abusi sessuali, spesso filmati a loro insaputa.
Le indagini e la portata degli abusi
Le indagini hanno preso avvio grazie alla denuncia di una giovane donna nel giugno 2024. Analizzando la casella mail del falso centro medico, gli investigatori hanno scoperto che almeno 135 ragazze avevano risposto agli annunci. Di queste, sei si sono effettivamente sottoposte a visite durante le quali sono avvenuti gli abusi, e tre di loro hanno avuto più incontri nel tempo. In altri casi, alcune ragazze si sono rifiutate non appena intuito l’inganno. Tuttavia, non si può escludere che ulteriori contatti siano avvenuti tramite altri canali, rendendo difficile determinare l’effettiva portata del reato. Il materiale informatico sequestrato ha rivelato numerosi video delle violenze, registrati di nascosto durante le false visite.

Una messinscena studiata nei minimi dettagli
Gli abusi avvenivano in un immobile nel centro di Milano, affittato appositamente per simulare una vera struttura sanitaria. I due uomini avevano organizzato tutto nei minimi particolari: fingevano identità femminili per comunicare con le vittime e assicuravano che sul posto sarebbero state presenti dottoresse. L’uomo più giovane si occupava delle riprese, mentre il falso ginecologo conduceva le finte visite. Secondo il giudice che ha firmato la misura cautelare, il comportamento dei due è stato seriale e pianificato, con l’obiettivo di produrre video a sfondo pornografico sotto falso pretesto medico. Entrambi frequentavano anche chat di contenuti sessuali, un elemento che rafforza la gravità delle accuse.