Pesto senza pinoli? Biologo: “Foreste russe a rischio”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 22 Ottobre 2015 - 10:08 OLTRE 6 MESI FA
Pesto senza pinoli? Biologo: "Foreste russe a rischio"

(Foto d’archivio)

ROMA – Fate il pesto senza pinoli. Soltanto così sarà ecosostenibile e non metterà a rischio l’ecosistema mondiale. O almeno quello europeo e russo. Al suo posto scegliete altra frutta secca: basilico, parmigiano, olio extravergine d’oliva, aglio e… noci o pistacchi. L’idea arriva dalle colonne del New York Times a firma del biologo Jonathan Slaght.

La causa è semplice: la raccolta di pinoli minaccia le foreste di pini coreani che crescono nella Russia orientale, fonte primaria e alternativa ai pinoli italiani, migliori ma molto più cari (anche perché più rari).

La raccolta dei pinoli negli ultimi anni sta facendo radere al suolo centinaia di ettari di pini coreani nel sud-est della Federazione russa. Gli ambientalisti della ‘International Union for Conservation of Nature’ puntano il dito contro le migliaia di raccoglitori di pinoli che li vendono ai mercanti cinesi per poi esportarli in tutto il mondo.

Così sul New York Times Slaght lancia la proposta del pesto senza pinoli: meglio usare i più comuni pistacchi o le noci, sostiene il biologo, che è anche projects manager del Programma russo per la protezione della natura. Se proprio si vogliono usare i pinoli, suggerisce Slaght, meglio scegliere quelli americani, che sono più che abbondanti. Almeno per adesso.