Accordo contratti: ecco cosa cambia con la firma

Pubblicato il 29 Giugno 2011 - 00:52 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 29 GIU – Contratti aziendali ''piu' forti ed esigibili'': il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, sintetizza cosi' l'obiettivo, nei fatti, dell'accordo raggiunto unitariamente con Cgil, Cisl, Uil e Ugl.

In un sistema di regole – e' la premessa dell'intesa interconfederale – in grado di garantire ''una maggiore certezza'' alle scelte e a promuoverne ''l'effettivita'''. Per rafforzare, attraverso il secondo livello, produttivita', occupazione ed anche le retribuzioni.

La contrattazione collettiva, e' ancora la premessa, e' ''fondamentale''. In questa cornice ''abbiamo ragionato – spiega Marcegaglia – su come diffondere e rendere esigibili i contratti aziendali'', come strumento per ''adattare le norme definite dal contratto nazionale'' a esigenze specifiche diverse. Contratti aziendali che una volta firmati dalla maggioranza delle Rsu (le Rappresentanze sindacali unitarie) o delle Rsa (le Rappresentanza sindacali aziendali) ''valgono erga omnes'', sono validi cioe' per tutti i lavoratori. Con un passaggio referendario richiesto in presenza delle Rsa.
Questi, in sintesi, gli 8 punti dell'accordo.

CERTIFICAZIONE E RAPPRESENTATIVITA', SOGLIA 5%. Vale il mix tra deleghe (certificate dall'Inps e trasmesse al Cnel) ed i voti nelle elezioni delle Rsu, da rinnovare ogni 3 anni. Per negoziare e' necessario che il dato della rappresentativita' per ciascuna organizzazione sindacale superi il 5% del totale dei lavoratori della categoria cui si applica il Ccnl.

CONTRATTO NAZIONALE RESTA CORNICE. Il contratto nazionale ha la funzione di garantire ''la certezza'' dei trattamenti economici e normativi ''comuni'' per tutti i lavoratori del settore ovunque impiegati nel territorio nazionale. CON OK MAGGIORANZA RSU, CONTRATTI AZIENDALI VALIDI PER TUTTI. I contratti aziendali sono ''efficaci'' per tutti i lavoratori e ''vincolano'' tutti i sindacati se approvati dalla maggioranza delle Rsu elette.

SE RSA, REFERENDUM CON QUORUM 50%. In presenza delle Rsa (che non sono elette ma nominate, in carica 3 anni), quando le stesse approvano, sempre a maggioranza, i contratti aziendali, questi devono ''essere sottoposti al voto'' dei lavoratori. Per la validita' della consultazione e' necessaria la partecipazione del 50% piu' uno degli aventi diritto. L'intesa e' respinta con il voto espresso dalla maggioranza semplice dei votanti.

CLAUSOLE TREGUA SINDACALE. I contratti aziendali che definiscono clausole di tregua sindacale per garantire ''l'esigibilita''' degli impegni assunti sono vincolanti per tutte le rappresentanze sindacali dei lavoratori ed i sindacati, non per i singoli lavoratori.

'PUNTO FIAT'. Il settimo punto che indirettamente incide sulla questione Fiat, sostanzialmente sancisce l'efficacia dei contratti collettivi aziendali gia' conclusi con ''intese modificative'' del contratto nazionale sulla disciplina della prestazione lavorativa, degli orari e dell'organizzazione del lavoro. Piu' in generale, per il futuro, si affida allo strumento dei contratti aziendali la possibilita' – pur non usando mai esplicitamente il termine deroghe – di indicare regole per ''aderire alle esigenze degli specifici contesti produttivi'' modificando il contratto nazionale.

DA GOVERNO INCENTIVI A CONTRATTAZIONE SECONDO LIVELLO. Le parti chiedono al governo di continuare ad incentivare il secondo livello contrattuale, rendendo strutturali le misure di ''riduzione di tasse e contributi''.