Banche mondiali assumono ex-politici per fermare stretta su settore finanziario

Pubblicato il 12 Maggio 2013 - 15:44 OLTRE 6 MESI FA

NEW YORK, STATI UNITI – ‘Wall Street assume Washington’. Un titolo che ben riassume l’offensiva in atto da parte delle principali banche mondiali per contrastare chi nella capitale americana – a Capitol Hill come alla Casa Bianca – vuole un’ulteriore giro di vite sul settore finanziario. Cosi’ da JPMorgan a Goldman Sachs, da Bank of America a Credit Suisse, tutti i maggiori gruppi sono sul piede di guerra, e alla caccia di manager che provengono da esperienze molto diverse: ex membri del Congresso, ex consiglieri presidenziali, ex responsabili del Tesoro.

Tutta gente, insomma, che – come scrive Politico.com – ha piu’ di un orecchio nelle stanze che contano nella ‘Main Street’. Goldman Sachs e’ cosi’ in procinto di assumere un ex consigliere della Casa Bianca. Morgan Stanley un ex dirigente del Dipartimento del Tesoro ai tempi di Henry Paulson, Michele Davis. Citigroup, Credit Suisse e JPMorgan Chase hanno gia’ preso tra le loro fila ex esponenti politici ed ex membri delle principali autorita’ di regolamentazione e vigilanza.

Bank of America ha invece arruolato Stephanie Cutter, ex consigliere di Barack Obama, ed Ed Gillespie, ex dello staff di George W.Bush. Insomma, un vero e proprio esodo dalla capitale verso New York. Tanto che in molti a Washington cominciano a preoccuparsi per questo rafforzamento della lobby bancaria. L’obiettivo primario dei principali gruppi – scrive il Wall Street Journal – e’ piu’ che mai quello di ”allontanare le pressioni della politica e dei regolatori sul settore, per rafforzare le loro finanze e i loro asset”. E il fatto che in molti a Washington continuino a mettere in dubbio il principio del ‘too big to fail’ (le banche troppo grandi per fallire vanno salvate) mette in ansia Wall Street.

Questo nel momento in cui molte grandi banche – spiega ancora il Wsj – sono gia’ costrette a disfarsi di asset redditizi che avrebbero richiesto piu’ capitale per compensare i rischi. Ecco allora che anche il Financial Services Forum – l’organizzazione che riunisce gli amministratori delegati delle 20 principali aziende finanziarie americane – ha assunto Tony Fratto, anche lui ex consigliere di George W. Bush alla Casa Bianca, con l’obiettivo di dare una ”rapida risposta” ai problemi che affliggono un settore che – a cinque anni dall’esplosione della crisi finanziaria – si sente piu’ che mai minacciato nei suoi interessi.