Benzina aumenta, 9,8 miliardi nelle casse dello Stato

Pubblicato il 23 Marzo 2012 - 20:13 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 23 MAR – Pasqua amara per il portafogli di famiglie e automobilisti con la benzina che segna un nuovo record, arrivando a un passo da 1,9 euro. Dopo gli ultimi rialzi di oggi da parte di Eni, Esso, Ip e Q8, la 'verde' schizza infatti alla soglia degli 1,9 euro al litro.

Una continua rincorsa che se da un lato fa piangere gli italiani, dall'altro porta alle casse dell'Erario la bellezza di 9,8 miliardi di euro. A causa infatti dell'incremento della tassazione che si e' verificato sui carburanti (scattato tra marzo 2011 e marzo 2012) – hanno calcolato Federconsumatori e Adusbef – lo Stato incassera', da oggi in avanti, 9,8 miliardi in termini annui, considerando i rialzi di accise e Iva su benzina e gasolio. Il peso delle tasse sulla benzina e' arrivato infatti al 58%, coprendo oltre un euro sul costo di un litro di verde, fanno sapere le due associazioni dei consumatori. Elio Lannutti, presidente di Adusbef, sottolinea che ''in Italia abbiamo i costi della benzina piu' alti d'Europa. Sono una dozzina le tasse una tantum che pesano sui carburanti, dall'Abissinia ai terremoti''.

Per Rosario Trefiletti, numero uno di Federconsumatori, ''se scattera' un ulteriore aumento dell'iva il problema assumera' una dimensione mostruosa''. Per i consumatori, e' un nuovo, ennesimo allarme. Il regalo che gli italiani troveranno nell'uovo di Pasqua sara' una maxi-stangata da 430 milioni di euro, denuncia il Codacons calcolando che in media si spenderanno 18 euro in piu' rispetto a Pasqua 2011 per il pieno. Sul controllo del prezzo dei carburanti, scende in campo anche l'Antitrust, con la proposta di creare ''un sito dove vengano inseriti quotidianamente tutti i prezzi della benzina praticati alla pompa zona per zona, per permettere al consumatore di individuare il prezzo piu' basso richiesto vicino casa'' ha detto il presidente dell'Antitrust, Giovanni Pitruzzella, intervenendo a una trasmissione radiofonica.

''In questo modo – ha spiegato – il consumatore potra' scegliere dove rifornirsi, premiando il gestore dove puo' risparmiare, senza essere costretto a giri estenuanti per trovare il punto di rifornimento piu' conveniente''. Da un anno a questa parte, il caro-benzina e' stato senza sosta: dal primo marzo 2011 a oggi, la stangata per gli automobilisti supera i 510 euro.

''In poco piu' di un anno – calcolano ancora Adusbef e Federconsumatori – il rincaro e' stato 43 centesimi al litro, corrispondente ad una ricaduta di 516 euro in termini annui per automobilista. Per il gasolio la legnata e' di 504 euro annui.