E’ rinato il “Bot people”: comprati 2,6 miliardi di debito italiano

Pubblicato il 28 Novembre 2011 - 20:49 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – La chiamata al portafogli ha funzionato, la mattina del 28 novembre il popolo del buono del Tesoro s’è destato. Una massa silenziosa ma efficiente: al Btp-day gli italiani hanno aderito eccome, comprandosi complessivamente 2,6 miliardi del debito pubblico italiano. La soluzione nazional-popolare alla crisi ha fatto breccia: se l’Italia arranca e per piazzare i suoi titoli di Stato deve alzare il rendimento l’idea dell’Abi è stata quella di vendere per un giorno (ma l’operazione sarà ripetuta il 12 dicembre) titoli di Stato senza commissione bancaria. Una mossa per rendere appetibile un prodotto già di per sé succoso con i tassi che, data la crisi, hanno Bot e Btp oggi. E’ stato insomma il ritorno del “Bot people”, il popolo affezionato ai titoli di Stato di casa nostra, così affidabili e con tassi più alti rispetto alla media e per questo così amati dagli italiani nel periodo d’oro degli anni Ottanta. Allora i rendimento viaggiavano tranquillamente anche al 18% anche se poi l’inflazione alta si “mangiava” una buona fetta dei margini di guadagno.

Il risultato, alla fine di questo 28 novembre, è che gli italiani, il “Bot people”, hanno acquistato titoli per 2,6 miliardi. Il Mot, il mercato dei titoli di Stato e delle obbligazioni, ha registrato un movimento triplo rispetto al solito. Secondo i primi dati la dimensione media dei contratti eseguiti è stata pari a 32.000 euro, ossia un dato nettamente inferiore alla cifra media registrata a novembre che è stata di 39.500 euro: in sostanza sono stati i piccoli risparmiatori a investire, insomma gli italiani che sono andati in Banca.

Investimento a basso rischio e con buoni margini di ricavi. Il default non è al momento all’orizzonte e tassi così alti non si vedevano da anni (sopra al 7%). Facendo due conti significa che se l’ipotetico signor Rossi investe 3.000 euro, a fine maggio se ne troverà 3.195. Se “scommette” 10.000 euro, gliene ridaranno 10.650. Con 20.000, se ne ritroverà 21.300 sei mesi dopo. E oggi il signor Rossi ha puntato soprattutto sul Bot al 31 maggio 2012 (247 milioni di euro) seguito dal Btp Agosto 2013 – 4,25% (137 milioni). Non solo, perché le banche hanno rinunciato alle commissioni, quantificabili in uno 0,3-0,5% del capitale investito.

Il 12 dicembre è previsto il “bis”. Per procedere all’acquisto bisogna recarsi in una banca che aderisce al Btp Day (nel sito dell’Abi c’è l’elenco): per chi ha già un deposito titoli non sono previste spese ulteriori. Ci saranno invece per i clienti che non hanno mai operato in titoli: dovranno aprire presso la propria banca un deposito titoli. Invece le spese e gli oneri, anche di natura fiscale, legati al deposito titoli non rientrano nell’iniziativa e restano a carico del cliente.