Camionisti cercasi: nemmeno 3mila euro al mese bastano a soddisfare la domanda, per 60 posti si presentano in 30

di Redazione Blitz
Pubblicato il 5 Ottobre 2021 - 11:50 OLTRE 6 MESI FA
camionisti cercasi

Camionisti cercasi, in Italia mancano all’appello 20mila autotrasportatori (Ansa)

Camionisti cercasi: nemmeno 3mila euro al mese bastano a soddisfare la domanda. Perfino un’offerta di lavoro da 3mila euro netti al mese non riesce a soddisfare la domanda di autotrasportatori professionisti.

Mancano camionisti, non è solo un problema di un Gran Bretagna “inciampata” sulla Brexit. Il caso dell’azienda di trasporti con sede a Salerno Napolitrans è emblematico (lo racconta il Corriere della Sera).

Camionisti cercasi: nemmeno 3mila euro al mese bastano a soddisfare la domanda

Quando il suo amministratore delegato Gerardo Napoli ha provato a invertire la tendenza con la super offerta dei 3mila euro netti al mese a camionisti dotati di patente E è riuscito a selezionare solo 30 candidati su un fabbisogno doppio di autotrasportatori. 

30 su 60, la metà, sembra un paradosso nell’Italia che non riesce a scendere sotto le due cifre nel tasso di disoccupazione. 

“Ma la carenza di manodopera resta, bisogna studiare un sistema che favorisca l’ingresso dei futuri autotrasportatori mentre stanno studiando per la patente”, sostiene l’ad Napoli. Una patente E costa circa sei mila euro, lo stipendio di un camionista varia dai 1300 ai 2700 euro al mese (di chi fa le tratte più lunghe).

Secondo l’associazione di categoria (Anita) sono circa 20mila i posti vacanti nel settore. Come per il caso inglese, bisogna aprire in massa alla manodopera straniera (ma a Londra si guarda agli europei, da noi ai lavoratori extra-Ue)?

“Affidarsi ad autisti stranieri può essere una soluzione solo in emergenza — sostiene Claudio Carrano, titolare di Infogestweb, società che gestisce i servizi di gestione delle flotte—. Non dimentichiamo che la conoscenza della lingua è fondamentale. Oggi per fare il camionista servono conoscenze in diversi campi, dal digitale alle normative sulla consegna e conservazione delle merci. L’accesso dovrebbe avvenire con un diploma, non soltanto con la terza media come oggi”.

Servono dunque formazione permanente, come per gli altri settori, e idee creative per superare la congiuntura con relativa penuria di manodopera. Per esempio istruire i percettori di reddito di cittadinanza alla guida dei mezzi pesanti. Così come l’inserimento delle donne: in Svezia sono una ogni quattro camionisti, da noi una su 50.