Generali & C.: le assicurazioni rischiano miliardi con i titoli di Stato europei

Pubblicato il 28 Giugno 2011 - 21:09 OLTRE 6 MESI FA

Ma oggi la Grecia traballa sull’orlo del default e molti investitori temono che l’Irlanda, il Portogallo ed eventualmente anche la Spagna possano seguire lo stesso corso. I più pessimisti mettono al fondo della lista anche l’Italia, la cui economia è certamente più solida delle altre nazioni del ventre molle europeo, ma dei cui debiti veri, quale che sia il nome che la creatività dei grandi banchieri americani ha dato loro, nessuno conosce l’esatta entità. Lo sanno certo i ministri delle finanze che si sono succeduti negli ultimi vent’anni, ma proprio per questo, in virtù della legge dell’alternanza, sono tutti interessati a coprirsi a vicenda.

Il risultato è che alcune compagnie di assicurazione europee si trovano a dover far fronte alla prospettiva di pesanti perdite che potrebbero erodere il loro peso finanziario e che si abbatterà anche sui clienti che detengono polizze vita, secondo gli esperti dell’industria e gli analisti. Tuttavia, causa delle limitate informazioni provenienti dalle compagnie, è difficile localizzare quanto siano individualmente vulnerabili i singoli assicuratori.

Non sono solo gli europei, a dire il vero, a registrare qualche problema. Anche la compagnia americana Aflac Inc. la scorsa settimana ha annunciato di avere registrato nel secondo quadrimestre 610 milioni di dollari di perdite ante imposte legate alle liquidazioni e alle diminuzioni degli investimenti nelle istituzioni finanziarie greche, irlandesi e portoghesi.

La compagnia di assicurazioni Columbus ha 2,6 miliardi di dollari di esposizioni alle istituzioni sovrane e finanziarie di alcuni paesi della periferia europea.

“Abbiamo preso l’impegno di diminuire la presenza di titoli a rischio dal nostro portafogli”, ha detto il portavoce di Aflac al Wall Street Journal. Fatta eccezione per Aflac, le maggiori compagnie di assicurazioni americane sono esposte solo minimamente ai rischi, secondo quanto sostiene l’analista della Deutsche Bank Darin Arita.

“E’ uno dei rischi che stiamo monitorando, ha detto Gabriel Bernardino, presidente dell’Autorità europea per le assicurazioni e le pensioni occupazionali, o EIOPA. L’agenzia regolatrice dell’Unione europea sta collezionando e analizzando informazioni dagli assicuratori sulle loro partecipazioni nel debito dei governi e delle banche, ha detto in un’intervista.

In base agli ultimi dati Bernardino ha detto: “Penso che l’esposizione sia gestibile adesso”. Secondo il presidente dell’EIOPA i portafogli di molte compagnie assicurative sono sufficientemente diversificati, tanto che anche un’eventuale perdita del valore delle proprie azioni non sarebbe per loro fatale. Ma alcuni singoli assicuratori potrebbero avere problemi.

Il rischio è stato ribadito di recente in colloqui tra i governi europei e le principali banche e assicurazioni riguardo alla ristrutturazione del debito del governo greco in un modo che potrebbe tradursi in perdite per i titolari delle obbligazioni.