Crisi, Fitch boccia il salvataggio della Grecia: “Default parziale”. Gelo sui mercati

Pubblicato il 23 Luglio 2011 - 10:57 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – L’agenzia di rating Fitch boccia il piano di sostegno europeo alla Grecia, e gela gli entusiasmi di chi vedeva nell’accordo raggiunto a Bruxelles, grazie al via libera della cancelliera tedesca Angela Merkel e del presidente francese Nicolas Sarkozy, una boccata di respiro per Eurolandia.

La risposta delle agenzie di rating al salvataggio greco è stata quasi unanime: per Standard&Poor’s e Moody’s Atene sta solo prendendo tempo. Ma Fitch addirittura ha annunciato per Atene un “default parziale”.

Gli accordi raggiunti ieri a Bruxelles – ha spiegato in una nota l’agenzia di rating Fitch, che per prima si è espressa dopo il nuovo salvataggio e il potenziamento del fondo salva-stati europeo – ”rappresentano un importante e positivo passo in avanti verso la stabilità finanziaria dell’area euro”.

“Tuttavia – avverte l’analista David Riley, responsabile per i rating sovrani – il fatto che banche e fondi contribuiscano al nuovo salvataggio ”costituisce un evento di ‘default limitato”.

Fitch assegnerà quindi il rating ‘restricted default’ alla Grecia, e ‘D’, default pieno, ai singoli titoli di Stato ellenici coinvolti nella svalutazione. Ma sarà un’insolvenza a tempo: Atene potrà riguadagnare nuovi rating migliori ”una volta che l’evento-default sarà sanato, con il conferimento di nuovi titoli ai creditori coinvolti”.

L’annuncio di Fitch ha gelato i mercati: Milano ha chiuso in lieve calo (-0,15%) mentre tutti gli altri mercati europei hanno limato i guadagni con aumenti non superiori al punto percentuale. Lo Stoxx 600, indice dell’andamento dei principali titoli europei, ha chiuso in lieve progresso (+0,57%), Londra ha chiuso a +0,6%, Parigi +0,68%, Francoforte +0,5%. A New York l’S&P 500 è rimasta quasi invariata (0,09%) mentre il Nasdaq ha guadagnato lo 0,86%.

I dubbi emersi e gli scarsi dettagli tecnici forniti da Bruxelles hanno finito per indebolire l’euro, a 1,4363 sul finale degli scambi europei da 1,4425 di ieri. Anche sul mercato dei titoli di Stato è tornata la prudenza. Dopo un minimo a 225 punti base lo spread dei Btp italiani decennali sul bund è risalito a 257 punti base, anche per colpa della bomba che ha fatto vittime ad Oslo. Torna a salire anche il rischio-Paese della Spagna (a 294) mentre va meglio per Grecia (1.185), Portogallo (812) e Irlanda (905).

A poco è servito il giudizio positivo di Angela Merkel, secondo la quale l’intesa Ue ha “diminuito i rischi di contagio”: il tentativo di rally si è spento in un finale di seduta molto volatile.

A fine giornata Unicredit registra un calo del 4,56% a 1,31 euro, Intesa del 2,83% a 1,75 euro, Ubi Banca una flessione del 3 per cento. E in molti, tra gli analisti, sono certi che la colpa sia del giudizio di Fitch, che lunedì dovrà essere rielaborato dai mercati.