Draghi: “Situazione migliora, ottimismo”. Grilli: “Non ci serve aiuto Bce”
TOKYO – Poche parole che arrivano in un giorno in cui la Borsa non “reagirà”. Poche parole però significative perché, per quanto caute, sono parole che una volta tanto non alludono a difficoltà, incertezza e ripresa lenta.
”La situazione migliora, ci sono segnali di ottimismo”. A dirle è stato il presidente della Bce, Mario Draghi, in merito alla crisi dell’Eurozona, nel corso della conferenza stampa al termine dell’assemblea annuale dell’ Fmi, tenuta a Tokyo.
Draghi ha detto di vedere ”segni di ottimismo” nell’economia dell’Eurozona con i miglioramenti raggiunti nella stabilità nel settore bancario. Il presidente, tra l’altro, ha individuato fattori positivi come ”la resistenza” delle banche alla crisi del debito della regione e i progressi sul meccanismo di supervisione in Europa, come parte dell’unione bancaria. ”La situazione è molto meglio che all’inizio di quest’anno”, ha proseguito Draghi.
E la situazione sembra migliorare anche in Italia. La pensa così, almeno, il ministro dell’Economia Vittorio Grilli secondo cui non ci sarà bisogno di ricorrere allo scudo anti-spread. “Non abbiamo il fiscal gap che hanno altri paesi con un deficit al 5 o al 10 per cento – le parole di Grilli – Noi abbiamo il bilancio in pareggio strutturale. Non ci servono fondi e se non ti servono fondi perché chiederli?”.
Per Grilli, che ha parlato a margine dei lavori del Fmi “la via delle riforme è obbligata, si tratta di impegni assunti con l’Europa e la comunità globale: non c’e’ alternativa. Si può discutere sulle modalità”.