Edison: Iren boccia proposta A2a su Edipower

Pubblicato il 26 Gennaio 2012 - 00:46 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – Ennesimo colpo di scena nel riassetto di Edison. Il cda di Iren ha bocciato il ‘term sheet’ (accordo quadro) proposto da A2A su Edipower, la società di produzione elettrica che i soci italiani di Foro Buonaparte acquisiranno a seguito del divorzio dai francesi di Edf in Edison. E minaccia di bocciare l’intero riassetto, su cui giovedì 26 si dovrà esprimere l’assemblea e il cda di Delmi, la holding dei soci italiani di Edison, se non verranno accolte le sue richieste.

Il cda di Iren, si legge in una nota, ”non ha approvato la proposta di term sheet su Edipower pervenuta da A2A” martedì ”in quanto la stessa non ha recepito punti essenziali della posizione espressa da Iren”. Il cda ha così dato mandato ai suoi rappresentanti ”di esprimere voto contrario” nel cda e nell’assemblea di Delmi in programma domani ”a meno che non venga stabilito un rinvio delle suddette riunioni, in modo da consentire una ulteriore revisione dei documenti oggetto di trattativa nel senso espresso da Iren”.

A2A e Iren avevano raggiunto, sulla spinta dei presidenti Giuliano Zuccoli e Roberto Bazzano, un accordo di massima sulla governance e la struttura industriale della nuova Edipower, la società di cui saranno rispettivamente primo e secondo azionista con il 56% e il 21% del capitale.

Senonché, secondo Iren, la proposta di accordo recapitata poi da A2A, rappresentata al tavolo negoziale dal direttore generale, Renato Ravanelli, non ha accolto le richieste della multiutility di Genova e Torino in tema di diritti delle minoranze sulle decisioni strategiche e sugli accordi di tolling, cioè sul prezzo di affitto delle centrali di Edipower, che Iren – a differenza di A2A – non vuole gonfiare troppo.

Giovedì sono in agenda le riunioni di Delmi che avrebbero dovuto approvare il riassetto di Edison e l’accordo su Edipower, deliberando la cessione ai francesi di Edf della quota del 30,6% in Foro Buonaparte in cambio dell’acquisto del 70% di Edipower. A questo punto l’ipotesi più probabile è quella di un rinvio.

Mercoledì intanto è arrivato in Consob il quesito con cui Edf chiede alla commissione guidata da Giuseppe Vegas un parere sul prezzo dell’opa sulle minoranze di Edison. Edf ritiene che l’opa debba essere promossa al prezzo di 0,84 euro per azione, lo stesso che i francesi pagheranno a Delmi per rilevarne la quota. Secondo Edf non esistono spazi per deroghe al testo unico della finanza che prevede che per l’opa ”un prezzo non inferiore” a quello degli acquisti compiuti nei dodici mesi precedenti all’offerta.