Efsf e Esm: cosa sono i fondi “Salva-Stati” e “Salva Euro”

Pubblicato il 8 Dicembre 2011 - 15:27 OLTRE 6 MESI FA

foto Dpa-Lapresse

ROMA, 7 DIC – Paracadute, bazooka, firewall, recinto dal contagio della crisi dei debiti: si sprecano i soprannomi del fondo salva-Stati Efsf (European financial stability facility), un acronimo che non dice nulla alla maggioranza dei cittadini europei ma che dovrebbe essere lo strumento fondamentale per mettere in sicurezza gli Stati dell’Eurozona più deboli o sotto attacco speculativo. Nel 2012 verrà sostituito dal fondo permanente Esm, (European Stability Mechanism).

– POTERI DEL FONDO. L’Efsf è stato ratificato da tutti i 17, dopo un percorso travagliato, il 13 ottobre scorso. Ha una capacità effettiva di 440 miliardi di euro (sulla base di 780 miliardi di garanzie dagli Stati) e gode del massimo grado di affidabilita’ (tripla A) delle agenzie di rating. Può intervenire nell’acquisto di bond, sia al momento della loro emissione sia sul mercato secondario e può aiutare nella ricapitalizzazione delle banche (ma solo dopo privati e governi) concedendo prestiti anche in via preventiva ai governi non coperti da programmi di aiuti.

– COME FUNZIONA. L’Efsf acquisterà bond solo dopo un’analisi della Banca centrale europea e dietro richiesta degli Stati. Finora è intervenuto nelle operazioni di salvataggio Ue-Fmi per Irlanda e Portogallo.

– IPOTESI PER RAFFORZARE EFSF. Con il debito greco in deterioramento e le tensioni sui mercati che hanno contagiato anche le banche, i 440 miliardi di euro dell’Efsf non bastano più. Anche perché sono comunque già di meno visto che 100 andranno al secondo piano salva-Grecia e 44 a Irlanda e Portogallo, Paesi coperti da programma di aiuti. L’Eurozona studia quindi il modo di aumentarne la potenza di fuoco ma, come ha spiegato il presidente Karl Regling, l’aumento dell’Efsf non può essere quantificato perché dipende dalle condizioni del mercato, dal suo utilizzo reale a dagli strumenti utilizzati. L’Eurogruppo comunque ha trovato un accordo sulla leva finanziaria, con un sistema di garanzie che copre tra il 20 e il 30% dei bond dei Paesi a rischio.

– ESM: sarà il nuovo fondo salva stati permanente dell’Eurozona, ha una dotazione di 500 miliardi di euro ed in origine doveva partire dal primo luglio 2013. Invece diventerà operativo nei primi mesi del 2012. Il governo tedesco ha reso noto che Berlino e Parigi si sono accordate per un’accelerazione dell’entrata in vigore dell’Esm per dare un forte segnale ai mercati al prossimo vertice di Bruxelles. Tuttavia, il tetto delle risorse non sarà toccato.