Germania, voce grossa prima del vertice: antri spread e Tobin Tax, non si cambia

Pubblicato il 28 Giugno 2012 - 09:41 OLTRE 6 MESI FA

BERLINO – Si apre il vertice europeo e la Germania fa la voce grossa. Da Berlino arrivano posizioni dure su scudo anti spread e Tobin Tax, l’obiettivo neanche troppo celato quello di alzare la posta in vista di una trattativa in salita. A poche ore dal summit è in corso un braccio di ferro Italia-Germania. Mario Monti spinge per l’approvazione di uno scudo che protegga lo spread dei Paesi che hanno già deciso manovre virtuose dalla speculazione dei mercati. Monti però deve forzare su questo fronte, la Germania non è convinta. E per avere maggiori chance mercoledì ha dato un aut aut: se arriva l’ok allo scudo, allora l’Italia dirà sì alla Tobin Tax. Ovvero quella tassa sulle transazioni finanziarie che tanto piace a Berlino.

A poche ore dal vertice di Bruxelles una fonte governativa tedesca ha detto che l’eurozona ha a disposizione ”un raffinato strumentario”, costituito ad esempio dall’EFSF e dall’ESM che sono ”a disposizione” dei paesi che dovessero averne bisogno. E che quindi uno scudo antispread non è necessario. Cos’è questo scudo? Nel progetto italiano è una norma che consente alla Bce o al Fondo salva-Stati di comprare sul mercato secondario (ovvero dalle banche) i titoli di Stato dei Paesi in difficoltà. E quindi quando lo spread si alza oltre una soglia da stabilire. L’Italia ha proposto 250, la Germania ha rilanciato a 300.

Mercoledì Monti ha posto la sua condizione e oggi Berlino alza la posta. Secondo la fonte, ”dobbiamo imparare in Europa a sfruttare in maniera adeguata gli strumenti che abbiamo, e che sono stati ratificati”. Sempre secondo la stessa fonte ”è esagerato andare in panico per i tassi sui titoli di Stato italiani e spagnoli”.

Non basta. Sempre la stessa anonima fonte che cita l’Ansa ha detto: ”Il gabinetto tedesco ha stabilito la possibilità di una Tobin Tax, ritenuta necessaria. Questa la posizione della Germania, non è affatto cambiata da ieri”. Ovvero, Monti può dire quel che vuole, la posizione tedesca non cambia. Va detto che dietro tanto rigore ci sono anche ragioni interne. Nei giorni del vertice c’è anche un’importante votazione al Bundestag. Angela Merkel ha ottenuta dalla sua opposizione il via libera a ratificare il fondo dalva-Stati e il Fiscal Compact solo in cambio della Tobin Tax. Il voto è previsto per venerdì alle 17.