ROMA – Enel Green Power, società delle rinnovabili del gruppo Enel, quotata lo scorso anno a Piazza Affari, ha chiuso il 2010 con un utile netto di 452 milioni di euro, in crescita dell’8,1% rispetto ai 418 milioni del 2009.
Lo ha reso noto il gruppo aggiungendo che il dividendo proposto è pari a 2,72 centesimi di euro per azione. L’ebitda si è attestato a 1.313 milioni, in aumento dell’8,8% rispetto a 1.207 milioni del 2009 e l’ebit é ammontato a 794 milioni, in lieve crescita dello 0,4% rispetto all’anno precedente.
I ricavi sono saliti invece a 2.271 milioni di euro, contro i 1.895 milioni del 2009, in aumento del 19,8%. L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2010 è infine pari a 3.092 milioni di euro, in deciso ridimensionamento rispetto agli oltre 5,3 miliardi del 2009 (-42,2%).
L’aumento dell’utile netto, spiega Egp in una nota, beneficia di minori imposte (pari a 30 milioni di euro) per effetto principalmente dei benefici derivanti dall’applicazione delle agevolazioni fiscali previste nel cosiddetto Tremonti-Ter e di maggiori proventi derivanti dalle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto (pari a 14 milioni di euro).
La capacità installata netta del gruppo alla fine del 2010 è pari complessivamente a 6.102 MW, di cui 2.539 MW (42%) idroelettrica, 2.654 MW (43%) eolica, 775 MW (13%) geotermica e 134 MW (2%) rappresentata da altre tecnologie rinnovabili (solare, biomassa e cogenerazione).
La capacità installata risulta incrementata rispetto alla fine del 2009 di 1.294 MW (+27%), grazie anche all’apporto di ECyR (ora denominata Enel Green Power Espana). ”Enel Green Power – commenta l’amministratore delegato Francesco Starace – presenta oggi risultati che confermano il pieno raggiungimento di tutti gli obiettivi di crescita fissati per il 2010. Siamo perfettamente in linea con il piano di sviluppo reso noto in occasione della quotazione e abbiamo posto le basi per una robusta crescita anche nel 2011. E’ quindi con fiducia e determinazione che lavoriamo al raggiungimento degli obiettivi del piano industriale”.