General Motors tiene Opel, salta vendita a Magna
Dopo mesi di tira e molla il consiglio di amministrazione della General Motors ha deciso di “conservare” il controllo della filiale europea Opel/Vauxhal, cancellando ogni piano di vendita. Saltata, quindi, la trattativa per la cessione della quota di maggioranza a Magna.
In un comunicato il colosso di Detroit ha spiegato il cambio di scelta “grazie al miglior clima imprenditoriale degli ultimi mesi e all’importanza di Opel/Vauxhall nella strategia globale di Gm”, che pertanto ha deciso “avviare un piano di ristrutturazione coscienzioso”.
La decisione è arrivata al termine dell’incontro fra il presidente Barack Obama e la cancelliera Angela Merkel, che da mesi premeva affinchè Opel fosse ceduta alla canadese Magna.
«Questa soluzione – ha messo in evidenza l’amministratore delegato Fritz Henderson – è la più stabile e la meno costosa per assicurare il futuro di lungo termine di Opel/Vauxhall. Presenteremo a breve il nostro piano alla Germania e agli altri governi e speriamo sia accolto positivamente», ha aggiunto Henderson, ringraziando per il duro lavoro degli ultimi mesi Berlino e gli altri governi europei.
La cessione di Opel era il primo e più importante tema all’ordine del giorno del cda di Gm, dopo che l’Unione Europea aveva sollevato dubbi sul ruolo giocato dalla Germania nel via libera di Gm alla vendita di Opel a Magna. Per replicare alle osservazioni di Bruxelles la casa automobilistica americana aveva deciso di rivedere l’operazione così da poter discutere le preoccupazioni sollevate dalla Commissione Ue. Ma l’ultima revisione era stata decisa anche in considerazione delle indicazioni che la Germania potesse sostenere un piano di ristrutturazione alternativo alla vendita a Magna.
La querelle, che è iniziata lo scorso aprile, si è chiusa, di fatto, come l’esplosione di una bolla di sapone. Se uno dei soggetti in questione fosse stato italiano, ci sono pochi dubbi, si sarebbe scatenato un vespaio.
