Giappone-Cina, dal 1° luglio cambio diretto yen-yuan

TOKYO – Giappone e Cina inizieranno il trading diretto delle valute dal primo giugno, nell'ambito dell'accordo di fine 2011 per rafforzare i legami bilaterali.

''Il tasso di cambio yen-yuan sarà costantemente indicato in entrambi i mercati, facilitando la negoziazione diretta delle monete'', ha osservato il ministro delle Finanze nipponico, Jun Azumi.

La mossa potrebbe contribuire a rafforzare cooperazione finanziaria e tassi di cambio più bassi per le aziende, ha rilevato in una nota la People's Bank of China.

Azumi, durante la conferenza stampa tenuta al termine della riunione di gabinetto, ha aggiunto che, facendo a meno del dollaro come valuta di scambio intermedio, le due valute asiatiche contribuiranno a ''ridurre i costi su transazioni e regolamento delle operazioni presso gli istituti finanziari nonché a rendere entrambe le valute più utili e attive sul mercato di Tokyo''.

La Banca centrale cinese (Pboc), da parte sua, ha invitato le banche domestiche a rendere il mercato interno pronto al lancio imminente dello scambio diretto delle due divise.

Il tasso di parità centrale yen-yuan sarà dato dalla media ponderata dei prezzi forniti da venerdì dai market maker, ha ricordato il China Foreign Exchange Trade System, il braccio operativo della Pboc che oggi ha fissato la parità centrale yuan/yen pari a 7,9480 yuan per ogni 100 yen.

Allo stato, la Banca centrale di Pechino determina il valore dollaro-yuan, basato sulle quote definite dai player di mercato, e l'utilizza poi per il fixing con le altre principali valute.

Giappone e Cina, dopo il cosiddetto 'accordo di Natale' siglato a Pechino lo scorso dicembre, hanno dato il via di recente anche al possesso incrociato di titoli di Stato.

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