Italia, ripresa lenta: +0,2%. Male Francia e Germania

Italia, ripresa lenta: +0,2%. Male Francia e Germania

ROMA – Ripresa sì. Ma a rilento e con fatica in Italia. Anche peggio in Francia e Germania. Venerdì 14 agosto arrivano i dati sul Pil dei paesi Ue e sono dati che non fanno sorridere più di tanto. In Italia, scrive l’Istat,  nel secondo trimestre del 2015 il prodotto interno lordo è aumentato dello 0,2% rispetto al trimestre precedente (che era cresciuto dello 0,3%) e dello 0,5% nel confronto con il secondo trimestre del 2014.

Il dato è in linea con le previsioni di Istat e Bankitalia che per fine anno prevede una crescita dello 0,7%. Una ripresa, insomma, c’è, ma è timida soprattutto se paragonata alla crescita di Stati Uniti e Gran Bretagna. E bisogna tenere conto di fattori esterni che la ripresa aiutano: il crollo dei prezzi del petrolio e il quantitative easing lanciato dalla Bce.

Non va comunque meglio in Francia e in Germania. I tedeschi devono infatti accontentarsi di un +0.4% inferiore alle aspettative mentre in Francia la crescita del trimestre è un poco incoraggiante zero.

Germania. Cresce meno del previsto l’economia della Germania nel secondo trimestre dell’anno. Il Pil segna un rialzo dello 0,4%, secondo quanto rende noto l’Istat tedesco. Le previsioni erano per una crescita dello 0,5%. A pesare la crisi Greca e il rallentamento della Cina.

Francia. Il Pil nel periodo aprile-giugno è rimasto invariato rispetto al primo trimestre che era cresciuto di un rivisto 0,7%. Lo ha reso noto l’Ufficio di statistica di Parigi, secondo quanto riporta Bloomberg. Il dato è inferiore alle stime degli analisti (+0,2%). Rispetto al secondo trimestre 2014 segna +1%.