Lavoro, Ichino: “Articolo 18 agli statali? Andrebbe solo applicato”

ROMA – ''In linea teorica i pubblici non sono esclusi'' dalla riforma del lavoro, ''il Testo unico del 2001 estende a quasi tutto l'impiego pubblico anche l'applicazione dell'articolo 18, salvo i casi di eccedenza di organico superiori ai dieci dipendenti, per le quali e' prevista una procedura speciale di mobilita'''. Lo dice alla Stampa il senatore del Pd e giuslavorista Pietro Ichino, sottolineando che in tal senso ''l'ostacolo'' e' rappresentato dal fatto che ''se il giudice condanna l'amministrazione a pagare al lavoratore licenziato un risarcimento, il dirigente che ha adottato il provvedimento puo' essere ritenuto responsabile verso l'erario per il danno'' e nessun dirigente pubblico e' disponibile a ''correre questo rischio''.

Ecco perche', aggiunge, servirebbe una norma specifica ''che esentasse il dirigente, in questo caso, dalla responsabilità' erariale''. Per Ichino non c'e' la necessita' di cambiare le norme in vigore, salvo che per l'aspetto del danno erariale, ma serve piuttosto ''cominciare ad applicare'' le norme che gia' esistono. ''Quando una norma non viene mai applicata – aggiunge -, e' in qualche misura inevitabile che si perda il ricordo di che cosa essa dice esattamente''.

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