L’Ocse all’Italia: “Ridurre le tutele al posto fisso e privatizzare”

Pubblicato il 24 Febbraio 2012 - 17:21 OLTRE 6 MESI FA

PARIGI – ''Ammorbidire la protezione del lavoro sui contratti standard''. Lo dice l'Ocse all'Italia. L'Italia ''non ha ancora intrapreso azioni significative'' ma sta ''considerando una riforma del mercato del lavoro, mirata ad ammorbidire le tutele sui contratti standard'' con ''una riforma welfare per migliorare la rete di sicurezza per i disoccupati''.

L'attuazione delle riforme strutturali puo' mitigare l'impatto della crisi, evitando che la disoccupazione resti ''su livelli strutturali'' e contribuire a rilanciare ''piu' velocemente'' il mercato del lavoro. E' quanto scrive l'Osce nel suo rapporto per la crescita secondo cui ''un'ampia e ambiziosa agenda di riforme potrebbe portare per i paesi Ocse a una crescita annua del Pil fino all'1%, in media, nei prossimi 10 anni''. Le riforme possono rendere la ripresa ''piu' sostenibile e piu' equa''.

L'Italia deve ridurre la proprieta' dello Stato ''specialmente nei settori dei media televisivi, dei trasporti, dell'energia e dei servizi locali'', ha chiesto l'Ocse nel rapporto sulla crescita dove si rileva come il governo Monti abbia piani per ''realizzare le privatizzazioni''. Nel suo rapporto l'Ocse, nelle schede dedicate ai singoli paesi mette a confronto le raccomandazioni emanate dall'organizzazione negli ultimi anni e le azioni effettivamente intraprese. Per l'Italia si ricorda come il referendum sull'acqua nel 2011 abbia ''rovesciato i piani per privatizzare i servizi del settore''. Piu' in generale il nostro paese, pur avendo progressi su diversi temi come l'educazione terziaria, la decentralizzazione dei salari e la corporate governance, abbia ''realizzato poco nella riduzione delle societa' e servizi a controllo pubblico''.

''Ridurre le barriere legislative alla concorrenza'' in diversi settori, tra cui ''le professioni, il commercio al dettaglio e i servizi locali''. Il decreto varato a dicembre 2011, sottolinea l'organizzazione, ''introduceva misure per liberalizzare il commercio al dettaglio'', ma queste misure ''possono essere in parte sorpassate dalle politiche territoriali delle autorita' regionali''. Il governo, scrive ancora l'Ocse, ''ha introdotto misure significative per liberalizzare le professioni liberali e i servizi di trasporto''.

Lo scenario peggiore della crisi e' stata evitato ma anche cosi' ''la disoccupazione restera' alta nel corso del 2013'' mentre ''non si attende un recupero della produzione persa e i bilanci pubblici dovrebbero rimanere sugli stessi livelli insostenibili in molti paesi''.