Manovra: confermati il blocco delle pensioni e il superbollo

Pubblicato il 4 Luglio 2011 - 13:54 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha ricevuto il testo della manovra finanziaria 2011-2014 approvato giovedì dal Consiglio dei ministri. Il documento è stato immediatamente trasmesso ai tecnici del Quirinale per l’esame approfondito. Dal primo articolo sugli stipendi dei politici all’ultimo sul riordino dei giudici tributari: è composto da 39 articoli e da due allegati il testo finale del decreto contenente “disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria” .

Intanto si apprendono ulteriori particolari sui contenuti. Torna il taglio del 30 % agli incentivi per le energie rinnovabili.
Secondo l’ultima bozza della manovra la norma è rientrata dopo che nei giorni scorsi è stata cancellata in seguito al pressing del ministro dello sviluppo economico, Paolo Romani, preoccupato di destabilizzare il quadro regolatorio per le aziende che investono in rinnovabili.

Confermato per il biennio 2012-2013 ilblocco della rivalutazione delle pensioni ”dei trattamentipensionistici superiore a cinque volte il trattamento minimo dipensione Inps”. ”Per le fasce di importo dei trattamentipensionistici comprese tra tre e cinque volte il predettotrattamento minimo Inps l’indice di rivalutazione automaticadelle pensioni è applicato nella misura del 45%”. E’ quantoprevede il testo della manovra consegnato al Quirinale.

Ma nell’ultimo testo disponibile il taglio, voluto dal ministro della Semplificazione, Roberto Calderoli, è rientrato: “allo scopo di ridurre il costo finale dell’energia per i consumatori e le imprese – si legge nella bozza – a decorrere dal primo gennaio 2012, tutti gli incentivi, i benefici e le altre agevolazioni, comunque gravanti sulle componenti tariffarie relative alle forniture di energia elettrica e del gas naturale, previsti da norme di legge o da regolamenti sono ridotti del 30 per cento rispetto a quelli applicabili alla data del 31 dicembre 2010”.

C’è anche il superbollo per le auto di lusso. Un’addizionale erariale da dieci euro per ogni chilowatt di potenza oltre i 225. “A partire dal 2011 per le autovetture e per gli autoveicoli per il trasporto promiscuo di persone e cose è dovuta un’addizionale erariale della tassa automobilistica, pari a dieci euro per ogni chilowatt di potenza del veicolo superiore a 225 kw, da versare alle entrate dl bilancio dello Stato”.

Confermato anche il blocco delle rivalutazioni “dei trattamenti pensionistici superiore a cinque volte il trattamento minimo di pensione Inps”. “Per le fasce di importo dei trattamenti pensionistici comprese tra tre e cinque volte il predetto trattamento minimo Inps, l’indice di rivalutazione automatica delle pensioni è applicato nella misura del 45%”.

I tagli alla politica sono del 10 %. Si tratta di una decurtazione al finanziamento dei partiti politici che, cumulandosi con i precedenti, “porta ad una riduzione complessiva del 30 %”.