Marcegaglia all’attacco: “Paese in preda alla paralisi, l’iniziativa del governo non c’è più”

Pubblicato il 30 Ottobre 2010 - 11:38 OLTRE 6 MESI FA

Il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, ha usato parole dure sull’Italia e sul governo:  ”Il Paese è in preda alla paralisi e l’iniziativa del governo non c’è, in un momento difficilissimo dell’economia”.

La Marcegaglia, ha chiesto alla politica ”di riprendere il senso delle istituzioni, uscire dalla paralisi, altrimenti l’Italia non ce la farà”. “A Genova avevo detto che la nostra pazienza stava finendo, a Prato avevo detto che finalmente qualcosa si era mosso, con l’elezione del ministro dello Sviluppo economico, ma ora ci risiamo, una nuova ondata di fango lambisce la credibilità delle istituzioni e del governo. C’è un senso di sfiducia forte, un senso di smarrimento. L’Italia è in preda alla paralisi”.

Marcegaglia rincara la dose:  “Per non perdere posizioni competitive il Paese non deve perdere il senso di sé e in questo momento il rischio mi sembra forte. Se ogni giorno il dibattito politico viene travolto da questioni che nulla hanno a che fare con un’agenda seria, noi ci arrabbiamo e ci indigniamo”.

“Anche in questa situazione difficile, quando la sostanza e lo stile si allontanano da una soglia minimale di decoro, la nostra azione è di misurare parole e di parlare di cose serie. È necessario ritrovare il senso delle istituzioni e il senso della dignità, altrimenti non si va avanti – aggiunge Marcegaglia, con un probabile riferimento alle ultime polemiche sulla vita privata del premier Berlusconi -. La politica deve riprendere il senso delle istituzioni, altrimenti l’Italia non ce la fa”.

In ogni caso, spiega, “Confindustria non dice che la responsabilità è del presidente del Consiglio, bisogna che la politica nel suo complesso reagisca”.

“L’agenda delle riforme vere per ridare crescita e occupazione al Paese: fisco, ammortizzatori sociali, ricerca e innovazione e infrastrutture”. In particolare, «la riforma fiscale bisogna assolutamente farla: bisogna tagliare la spesa pubblica, fare la lotta all’evasione e trovare risorse per ridurre le tasse al lavoro e alle imprese”.

Iniziative difficili da attuare, dato che “il governo non c’è, a parte qualche iniziativa singola. Il Parlamento non legifera più. Non si riesce nemmeno a eleggere il presidente della Consob”.

La Marcegaglia ribadisce anche il suo no all’ipotesi di elezioni anticipate: “Continuo a pensare che andare a votare in questa situazione è molto complicato. Resto dell’idea che non si debba andare alle elezioni, perché ad aprile c’è il piano di crescita e competitività da approvare in Europa. Abbiamo bisogno di serietà e che si facciano le cose per il Paese”.

Poi il sostegno a Sergio Marchionne: “Confindustria è chiaramente a supporto della Fiat – dice Emma Marcegaglia -. Quel che sta facendo Marchionne è riportare l’attenzione sui problemi di competitività delle imprese. Non penso che la Fiat voglia lasciare l’Italia. Io sono d’accordo con lui, ma è anche vero che ci sono tante imprese che continuano, a ragione, a investire nel nostro Paese”.