Fondazione Mps. Nuovo presidente: Pizzetti o Mansi? Bersaniani contro renziani

Entro gli ultimi giorni di agosto si dovrebbe sapere il nome del nuovo presidente della Fondazione Monte dei Paschi, posto che era occupato da Gabriello Mancini. I nomi in lizza sono quelli dell’ex Garante della Privacy Francesco Maria Pizzetti e della vicepresidente di Confindustria Antonella Mansi. Le parti in causa sono l’ala renziana e l’ala bersaniana del Pd, rappresentate rispettivamente dal sindaco Bruno Valentini e dal presidente della Provincia Simone Bezzini. Racconta Cesare Peruzzi sul Sole 24 Ore:
Mps: a giorni il nuovo presidente. Pizzetti o Mansi? Bersaniani contro renziani
Rocca Salimbeni, sede del Monte dei Paschi di Siena (LaPresse)

FIRENZE – Entro gli ultimi giorni di agosto si dovrebbe sapere il nome del nuovo presidente della Fondazione Monte dei Paschi, posto che era occupato da Gabriello Mancini. I nomi in lizza sono quelli dell’ex Garante della Privacy Francesco Maria Pizzetti e della vicepresidente di Confindustria Antonella Mansi.

Le parti in causa sono l’ala renziana e l’ala bersaniana del Pd, rappresentate rispettivamente dal sindaco Bruno Valentini e dal presidente della Provincia Simone Bezzini. Racconta Cesare Peruzzi sul Sole 24 Ore:

“La deputazione generale (organo d’indirizzo), che da oltre venti giorni cerca al proprio interno una maggioranza qualificata (11 voti su 14) per scegliere il leader, quattro consiglieri e il collegio sindacale, è stata aggiornata al 2 settembre. «La composizione degli organismi è stata quasi definita, ma c’è l’esigenza di verificare eventuali incompatibilità», spiega una nota della Fondazione. L’accordo, anche per quanto riguarda il vertice, sembra a portata di mano.

Basta al muro contro muro tra Comune e Provincia, tra il sindaco Bruno Valentini (Pd di area cattolica, renziano) e il presidente provinciale Simone Bezzini (Pd ex Ds, bersaniano). Non è un bel film quello visto a Siena finora, anche se il commento del deputato Antonio Paolucci al termine della riunione di ieri appare spietato: «Non è possibile eleggere il presidente della Fondazione perché le varie anime del partito tribù non si sono messe d’accordo», ha sottolineato il direttore dei Musei Vaticani, che siede nella deputazione generale di Palazzo Sansedoni per conto del Consiglio superiore dei beni culturali.
«Non abbiamo deciso nulla, la riunione è stata aggiornata e forse decideremo la prossima volta – ha continuato –. In Vaticano hanno fatto il Papa in quattro e quattr’otto, mentre a Siena in un mese non riescono a nominare il presidente di una Fondazione che non ha più un quattrino e a cui non restano più gli occhi per piangere».
Il sindaco, sostenitore della condidatura di Francesco Maria Pizzetti per la sostituzione di Gabriello Mancini al vertice della Fondazione, sembra aver scelto un profilo più defilato. Per non continuare a invadere il campo della deputazione generale e per favorire una soluzione condivisa”.

Chiunque sarà il presidente, Pizzetti o Mansi, dovrà affrontare una scomoda situazione debitoria di 350 milioni di euro e dovrà subito cercare di piazzare sul mercato il 15% delle azioni Montepaschi per ridare ossigeno alle casse della banca.

Comments are closed.

Gestione cookie