Mutui: per i fissi sale il tasso soglia oltre il quale è usura. Ma resta sotto 10%

Pubblicato il 28 Marzo 2012 - 19:56 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Sale ma resta sotto il 10%, seppur di poco, il tasso soglia dei prestiti per i mutui 'fissi' oltre il quale scatta l'usura. Il livello, al quale le banche si dovranno attenere, sale appunto leggermente dal 9,9% rispetto al 9,85% del decreto valido nel primo trimestre dell'anno e riflette l'aumento dello spread (e quindi a cascata della raccolta e poi dei tassi applicati) dello scorso autunno.

Siamo ancora al di sotto tuttavia dei livelli del primo semestre 2011 quando i tassi soglia (anche per effetto della nuova normativa in vigore da maggio) hanno toccato il 10,4% sui finanziamenti a tasso fisso per l'acquisto di abitazioni secondo i dati del Dipartimento del Tesoro e della Banca d'Italia. Da maggio 2011 infatti il decreto sviluppo ha previsto che la soglia e' calcolata con un metodo diverso: non piu' l'aumento della meta' del tasso medio rilevato due trimestri prima ma un aumento di un quarto al quale aggiungere 4 punti percentuali. In ogni caso la differenza fra i due non puo' eccedere gli otto punti percentuali.

I tassi sui mutui (comprensivi di tutti gli oneri) hanno subito nell'ultimo anno un aumento costante trainato dal variabile, che partiva dal 3,19% del primo trimestre 2011 fino al 3,66% dell'ultima rilevazione e una 'limatura' del fisso passato dal 5,15 al 4,7%. La media dei due, rilevati dall'Abi a dicembre 2011, toccava il 4,03% salito al 4,22 a febbraio 2012 contro il 3,08% di un anno prima. Numeri che si confrontano, va ricordato, con tassi Bce che nel corso degli scorsi 12 mesi sono saliti dall'1% fino all'1,5% della stretta di luglio per poi tornare precipitosamente all'1% nel corso dell'autunno scorso.

Ma i numeri più alti comunque restano i tassi soglia applicati al credito revolving (i finanziamenti con carta di credito da restituire a rate) dove il tasso soglia rimane attorno al 25% contro un 16,8% rilevato o sugli scoperti di conto corrente dove se non si sta attenti si rischia di pagare il 14,3% fino a 1500 euro e il 14,03% oltre (il tasso soglia e' il 21,9%).