Il caso Parmalat e la mossa di Tremonti: “Stop alle scalate straniere nelle aziende made in Italy”

Pubblicato il 23 Marzo 2011 - 13:21 OLTRE 6 MESI FA

Giulio Tremonti

ROMA – Il caso Parmalat ha dato da pensare e così il governo dice basta agli stranieri che tentano le scalate nelle aziende italiane. L’Italia alza quindi le barricate contro l’invasione francese. Il governo ha infatti ufficializzato la normativa voluta da Giulio Tremonti per fermare le scalate straniere. Tremonti ha perfezionato un elenco di settori strategici per il sistema Italia e un meccanismo per tutelarne la proprietà. Il consiglio dei ministri ha approvato quindi come norma anti-opa, un decreto legge per poter convocare ”a nuova data” le assemblee societarie.

Nel decreto legge c’è anche la proroga a 180 giorni del termine per le assemblee societarie. E prevede anche che quelle già fissate possano essere riconvocate entro lo stesso termine. Nel caso di Parmalat, quindi, l’assemblea fissata per il 14 aprile può slittare fino al 30 giugno.

“Il ministro dell’Economia e delle Finanze – si legge nel comunicato di Palazzo Chigi – ha illustrato al Consiglio dei ministri altre ipotesi di intervento normativo che potranno tra l’altro prendere la forma di emendamenti al decreto legge di cui sopra, previa – se del caso – consultazione europea”.
Subito arriva la replica dalla Ue: “Vigileremo sul rispetto della legislazione europea in materia di concorrenza e di mercato interno”. Così il portavoce del commissario Ue al mercato interno, Michelle Barnier, ha commentato il via libera dato dal Cdm alle norme anti-opa, volte a difendere le società di interesse nazionale dalle scalate di imprese straniere.

La linea difensiva del governo sugli assett strategici arriva dopo la scalata di Lvmh a Bulgari e di Lactalis su Parmalat, proprio due giganti francesi, che si aggiungono alle mire di Edf su Edison. Intanto l’Agenzia delle Entrate ha già acceso un faro sulla vendita di partecipazioni Parmalat a Lactalis e su quella di Bulgari a Lvmh in mertito alla tassazione in Italia dei redditi derivanti da queste operazioni.

L’Ue però esprime delle riserve sul decreto anti-scalate. “Vigileremo sul rispetto della legislazione europea in materia di concorrenza e di mercato interno” ha fatto sapere il portavoce del commissario Ue al mercato interno, Michelle Barnier. In una nota il responsabile lavoro e welfare dell’Italia dei Valori, Maurizio Zipponi, attacca: “Questo governo, privo di qualsiasi politica di indirizzo industriale e di settore, ha trasformato l’Italia in un grande supermercato in cui tutti gli altri Paesi vengono a fare shopping, portando via il meglio della tecnologia e della ricerca, della qualità dei prodotti”.