Processo Ifil-Exor: per la difesa nessuna ipotesi di aggiotaggio

Pubblicato il 2 Febbraio 2010 - 10:54 OLTRE 6 MESI FA

Gianluigi Gabetti

E’ ripreso questa mattina in tribunale a Torino, con le arringhe degli avvocati della difesa, il processo per l’equity swap di Ifil-Exor. Il primo ad intervenire é stato Alberto Vercelli, legale di Virgilio Marrone.

Per le tre persone chiamate in causa (oltre a Marrone ci sono Gianluigi Gabetti e Franzo Grande Stevens) il pm Giancarlo Avenati Bassi ha chiesto la condanna per aggiotaggio: il magistrato, insieme alla Consob, ritiene che il comunicato con cui il 24 agosto 2005 Ifil affermava che alla vigilia del convertendo con le banche non erano in programma o allo studio iniziative sul titolo Fiat, fosse falso. L’operazione consentì di assicurare alla famiglia Agnelli la maggioranza nel gruppo Fiat,

Le difese replicano che, data la situazione del momento, non potesse essere diverso. L’avvocato Vercelli ha aperto l’arringa spiegando che per capire la vicenda «bisogna entrare nel mondo del mercato e nelle sue liturgie».