Risparmiatori, attenti ai Sirtaki bond

Pubblicato il 10 Dicembre 2009 - 11:06 OLTRE 6 MESI FA

Risparmiatori, state attenti. Dopo la crisi dei mutui facili americani, la caduta del mercato immobiliare, soprattutto in America, e il tonfo delle borse mondiali, adesso c’è il rischio di scoprire un nuovo lato oscuro della crisi: la bolla di bond e titoli di Stato. Cioè quei prodotti finanziari che finora venivano considerati un porto sicuro per i risparmiatori che vogliono dormire sonni tranquilli.

Il governatore della Banca d’Italia Mario Draghi è stato uno dei primi ad accorgersene, dicendo qualche giorno fa che «nei prossimi 5 anni verranno a scadenza  una quantità immensa di titoli, cominciando da 4mila miliardi di obbligazioni di bassa qualità. E poi c’è tutto il rischio sovrano, il debito degli stati, cresciuto con le misure anti-crisi».

Il rischio è che alcune obbligazioni, i titoli di debito emessi dalle società e anche dagli Stati, vengano rimborsati a fatica o non vengano rimborsati affatto, cioè vadano in default. In questo succederebbe come con i Tango bond dell’Argentina o le obbligazioni Parmalat.

Gli investitori sono già corsi ai ripari: ieri, 9 dicembre, la pioggia di vendite si è abbattuta sui titoli di Stato spagnoli e greci, nel contempo è partita la corsa alle obbligazioni tedesche a 10 anni, titoli considerati di migliore qualità.

Un capitolo importante è poi quello dei fondi obbligazionari governativi, cioè di quei prodotti che investono in titoli di Stato, e quindi potrebbero avere in pancia i Sirtaki Bond. Secondo Morningstar, colosso mondiale nell’analisi degli strumenti finanziari, al 30 settembre su 25 fondi obbligazionari governativi di diritto italiano, 13 sono esposti alla Grecia. Tra questi fiigurano un fondo di Leonardo Sgr con un’esposizione del 18%, uno della Popolare di Vicenza (11%) e due di Eurizon (Intesa Sanpaolo) con un’esposizione superiore all’8%.

Non vuol dire che siano fondi a rischio, ma è bene per il risparmiatore controllare.