Ryanair contro regole Enac, voli interni cancellati dal 23 gennaio

La compagnia low cost contro le nuove regole dell’Ente nazionale per l’aviazione civile in merito alla sicurezza nelle procedure di identificazione passeggeri: Ryanair fa sapere che «non può permettere che le sue procedure di sicurezza subiscano interferenze e vengano minate da ordinanze illegali e inappropriate»

Ryanair protesta contro l’Enac e le nuove regole per l’identificazione passeggeri e ha annunciato che chiuderà temporaneamente, a partire dal 23 gennaio, le rotte interne da e per i dieci scali italiani di Alghero, Bari, Bologna, Brindisi, Bergamo, Pescara, Pisa, Roma e Trapani.

La forma di contestazione nasce da due ordinanze dell’Ente nazionale per l’aviazione civile  che obbligano la compagnia ad accettare forme di identificazione per i viaggiatori ritenute poco sicure.

Da quando la compagnia low cost opera con il check-in online al 100% – informa la nota – è obbligatorio che tutti i passeggeri acconsentano al momento della prenotazione a presentare passaporto o carta di identità all’imbarco.

Ryanair si dice «sorpresa e delusa» del fatto che l’autorità dell’aviazione italiana abbia introdotto delle misure che «hanno interferito e minato le procedure stabilite. L’Enac minaccia di arrestare il personale dell’handling se si rifiuta di far viaggiare i passeggeri con forme di identificazione non consentite, comprese patenti di guida, badge lavorativi o licenze di pesca italiane».

Ma Ryanair in materia di sicurezza è già sul piede di guerra, la compagnia fa sapere che «non può permettere che le sue procedure di sicurezza subiscano interferenze e vengano minate da ordinanze illegali e inappropriate».

I voli saranno ripristinati «solo se Ryanair sarà certa che la sicurezza delle sue operazioni non sara’ minacciata dall’interferenza illegale dell’Enac».

«È del tutto scorretto da parte dell’Enac – è il commento del fondatore di Ryanari, Michael O’Leary – introdurre misure che riducono la sicurezza sui voli domestici italiani rispetto alle misure di sicurezza già utilizzate su tutti i voli nell’Unione Europea. Ci appelleremo al Consiglio di Stato e ci auguriamo che respinga questo tentativo illegale di interferire nelle operazioni di Ryanair e di ridurne il livello di sicurezza».

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