I soldi stanziati per il Superbonus al 110% sono finiti. Ora dovrà essere rifinanziato se si vuole dare la possibilità, a milioni di italiani, di ricorrere a questa misura.
A fine maggio il totale degli investimenti ammessi alla detrazione al 110% ammontava a 30,6 miliardi di euro (dai 27,4 miliardi di aprile), con detrazioni a carico dello Stato previste a fine lavori per 33,7 miliardi di euro (con un aumento di circa il 10% rispetto ai 30 miliardi del mese precedente).
L’Ufficio parlamentare di Bilancio ha visto che dei 33,3 miliardi stanziati dal Governo fino al 2027 ne sono stati quindi già “promessi” 33,7 miliardi. Cè un rosso di 400mila euro. Ma al di là del buco, il rischio attuale è che il bonus non verrà rifinanziato. Si rischia insomma che l’agevolazione finisca tre anni prima del previsto.
Il termine ultimo per accedere al Superbonus è infatti fissato al 30 giugno 2022. E’ tuttavia prevista una proroga fino a fine anno per gli edifici unifamiliari nel caso in cui il 30% dei lavori sia completato entro il 30 settembre.
Come faranno quei cittadini che decideranno di voler fare una ristrutturazione entro dicembre?
M5s promette emendamento che possa riattivare i crediti
M5s ha voluto fortemente la norma ed ora assicura che arriverà un emenamento che possa riattivare i crediti. Le deputate e i deputati del Movimento 5 Stelle Patrizia Terzoni, Angela Masi, Riccardo Fraccaro e Luca Sut, in una nota spiegano: “Il Superbonus è essenziale per la riqualificazione e l’efficientamento degli edifici. Questo strumento che sta dando un contributo fondamentale alla nostra economia. E’ stato però depotenziato con gli interventi ravvicinati voluti dal ministro Daniele Franco e dal premier Mario Draghi. E’ stata limitata la possibilità di cessione dei crediti d’imposta, gettando nell’incertezza cittadini e imprese che ora rischiano chiudere. Con un nostro emendamento al decreto Aiuti interverremo per far ripartire la circolazione dei crediti”.
“Si tratta di interventi – proseguono i deputati – che sono in grado di dare nuovo slancio alla nostra agevolazione. Interventi che impediranno che i crediti restino impantanati nei cassetti fiscali. Siamo convinti che anche le altre forze politiche seguiranno le nostre indicazioni e che ci sosterranno nell’introduzione di correttivi che saranno in grado di me concludonottere al sicuro imprese e lavoratori che restano bloccati in un limbo di incertezza”.