MILANO – Con l’estate sono arrivati i rincari delle tariffe di telefonini e smartphone. Praticamente tutte le compagnie telefoniche, complici le vacanze, hanno introdotto a sorpresa aumenti tariffari. Questo nonostante l’Unione europea, lo scorso aprile, abbia abbattuto i costi del roaming, ovvero i costi extra che si pagano per telefonare, inviare sms e usare interne quando si è all’estero (nei Paesi Ue o Schengen, ovviamente). Un costo in più che da aprile 2017 sarà totalmente azzerato.
Nel frattempo, però, spiega Sandra Riccio su La Stampa, alcune compagnie come Tim/Telecom, Wind e H3G non si sono adeguate, tanto da venire sanzionate dall’Agcom, l’Autorità garante per le telecomunicazioni.
Tim/Telecom infatti aveva introdotto (e poi cancellato a luglio, su diffida dell’Agcom), una nuova tariffa base per l’estero, chiamata Roaming Europa Daily Basic, che faceva pagare automaticamente 3 euro al primo utilizzo del telefono durante la giornata (quindi alla prima telefonata o al primo sms ricevuto o inviato).
Wind aveva offerto un pacchetto base per navigare su internet e telefonare all’estero a 2 euro al giorno, che anche in questo caso scattavano in automatico al primo utilizzo del telefono. La società spiega che i 2 euro sono competitivi e che un sms specifico ricorda all’utente che può scegliere la tariffa a consumo senza pagare i due euro.
Ma non finisce qui, come spiega ancora La Stampa:
Alcuni piani, anche nella telefonia fissa, sono stati rimodulati verso l’alto. Dal 1° agosto, per esempio, alcuni abbonamenti Tim/Telecom sono stati rincarati («Internet senza limiti» nella formula di 36,60 euro, costerà 39,90 euro, quello con tariffa di 24,90 euro passerà a 25,90 euro). Alcune tariffe a pagamento per famiglie di Wind (Noi Tutti nelle sue varie declinazioni) sono aumentate o stanno per aumentare di 1 euro.
Altre novità sono in arrivo: da ieri, H3G ha introdotto il 4G a pagamento. La rete superveloce di ultima generazione per navigare in Internet costerà 1 euro ogni 30 giorni. Vodafone, dal 18 settembre farà pagare i servizi 414 per richiedere l’ammontare del credito residuo (si pagherà in base al proprio piano tariffario, il costo varia a seconda del contratto). Il 404, che in automatico mandava il dato sul credito residuo dell’utente, invece non esisterà più. Su questo punto, la compagnia telefonica ci tiene a spiegare che «la scelta coincide con un sempre maggiore investimento nei canali di interazione digitale con i clienti, come la app My Vodafone, che consente di verificare in modo gratuito il proprio credito telefonico, inclusi i contatori di minuti, sms e giga».