Unione fiscale, un “Frankenstein europeo”: Amato punzecchia Merkel

Pubblicato il 15 Dicembre 2011 - 08:23 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 15 DIC – ''Se anche riuscisse ad andare tutto in porto quello che si e' deciso con il Consiglio di Bruxelles del 9 ne nascerebbe un Frankenstein''. Lo afferma l'ex presidente del Consiglio, Giuliano Amato, intervistato da La Stampa che prevede la costituzione di un'Europa ''affidata a burocrati e ad automatismi da computer''.

La situazione internazionale presenta ''ancora dei rischi'', ma sono ''rischi che la Germania ci fa correre consapevolmente – aggiunge Amato – Angela Merkel ha raccontato di sapere benissimo che ogni suo ritardo nel dare il via libera ai provvedimenti comporta costi aggiuntivi, non solo economici''.

Per Amato, pero', ''quel metodo e' diventato troppo pericoloso, perche' non ci puo' essere solo il rigore quando e' della crescita che c'e' bisogno''.

Occorre ''investire e a questo servono i project bond. Per l'Italia occorre anche ridurre la tassazione sulle imprese – sottolinea l'ex premier – favorire le esportazioni, trovare congegni finanziari che liberino il loro finanziamento estero dall'incubo dello spread'', mentre dal Consiglio europeo sono emerse ''decisioni inadeguate nel breve, come dimostrano i mercati e a dir poco confuse per quel che riguarda il futuro''.

L'obiettivo da perseguire e' quello di ''evitare un'Europa Frankenstein che in comune ha solo le burocrazie e gli automatismi – rileva Amato – Insomma non si puo' stringere piu' di tanto l'unione fiscale senza procedere anche verso un'Unione piu' politica''.