Venezia e Siena i comuni più ricchi d’Italia

Pubblicato il 26 Aprile 2010 - 11:35 OLTRE 6 MESI FA

Venezia e Siena sono i comuni capoluogo più ‘ricchi’ d’Italia; i più ‘poveri’ Agrigento ed Enna. I più indebitati risultano invece Torino e Milano; mentre Palermo si presenta come la città in cui in assoluto si investe meno, con una spesa pari a 26 euro a cittadino, accompagnata da altre città siciliane.

E’ quanto emerge dai consuntivi 2008 del ministero dell’Interno, sommando le entrate proprie derivanti da tasse e tariffe da un lato e dall’altro l’esposizione con le banche e la Cassa depositi e prestiti, come riporta il ‘Sole 24 Ore’ sulla base dell’elaborazione dei conti comunali.

In particolare, Venezia svetta in testa alla classifica delle entrate proprie grazie al contributo positivo sui bilanci che arriva dal casinò e dai tributi speciali (185 milioni di euro i proventi nel 2008). Su Torino, che al contrario è la città con il maggiore indebitamento (che risulta pari a 3.450 euro per abitante) pesa l’effetto Olimpiadi; a seguirla è Milano che presenta un debito a cittadino di 2.938 euro.

La meno indebitata Caltanissetta (42 euro a testa). Caso particolare è Roma, i cui conti risultano divisi in due tra gestione ordinaria e commissariale. Guardando alle entrate tributarie procapite nei comuni capoluogo italiani, la media risulta di 395 euro; il conto sale a 792 euro medi aggiungendo le entrate extratributarie, cioé da tariffe e servizi.

Quanto ai passivi, invece, l’indebitamento medio per abitante è pari in media a 1.207 euro. Mentre il valore delle spese correnti medie è pari a 1.060 euro, con quelle per investimenti (in media 398 euro, con quasi tutto il sud al di sotto della cifra) che vedono Palermo all’ultimo posto con una cifra di appena 26 euro per abitante, preceduta da altre città siciliane (Catania 62 euro, Caltanissetta 64 euro, Enna 72 euro, Messina 76 euro); ai primi posti, al contrario, Tortolì (1.039 euro), Trento (997 euro) e Ravenna (824 euro). Una distanza tra loro pari a circa 40 volte.