Enel Green Power, centrale di Acquoria: inaugurata la mostra interattiva sulle rinnovabili FOTO-VIDEO

di Lorenzo Briotti
Pubblicato il 6 Dicembre 2019 - 19:29 OLTRE 6 MESI FA
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Il taglio del nastro (foto Bltiz Quotidiano)

TIVOLI (ROMA) – E’ stata inaugurata oggi, venerdì 5 dicembre,  la nuova mostra interattiva permanente all’interno della centrale idroelettrica di Acquoria che sorge sulla riva sinistra dell’Aniene nel comune di Tivoli a meno di 30 chilometri da Roma. Si tratta di un percorso multimediale alla scoperta delle cinque fonti di energia pulite e rinnovabili: idroelettrica, geotermica, eolica, marina e solare: l’obiettivo è quello di raccontare, con un approccio innovativo, come nasce l’energia rinnovabile e di mettere in luce le eccellenze del territorio.

All’inaugurazione hanno partecipato Mauro Alessandri, Assessore Infrastrutture regione Lazio; Giuseppe Proietti, Sindaco di Tivoli; Antonio Cammisecra, Responsabile Enel Green Power e Michele Bologna, responsabile comunicazione Enel Green Power.

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L’interno della centrale (foto Enel green Power)

Secondo Antonello Cammisecra, Enel Green Power vuole far conoscere attraverso le centrali Interattive  il mondo delle energie rinnovabili soprattutto alle nuove generazioni. Per farlo, l’azienda usa un linguaggio semplice ed accessibile che consente di capire il ruolo fondamentale che queste giocano nel processo di transizione energetica.

Spiega Cammisecra che “la mostra racconta, usando nuove tecnologie di divulgazione, il mondo dell’energia, sottolineando come innovazione e sostenibilità siano elementi centrali del modello di sviluppo industriale di Enel ed ingredienti fondamentali per il rafforzamento della nostra leadership a livello globale”.

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Antonio Cammisecra racconta il perché di questa centrale interattiva (foto Blitz QUotidiano)

“L’allestimento per le Centrali Interattive ci ha posto la grande sfida di veicolare contenuti immateriali come l’energia rendendoli tangibili ed esperibili e di trasferire, attraverso l’Interaction Design, argomenti complessi, come la produzione dell’energia o la sua relazione con la geografia del mondo. L’esperienza ci ha consentito di mettere in atto molta sperimentazione tecnologica e nell’exhibit design. Il progetto per la Centrale dell’Acquoria segue infatti quello nella Centrale Taccani di Trezzo sull’Adda (in provincia di Bergamo ndr): un allestimento scalabile e replicabile in altre centrali di Enel Green Power”, ha dichiarato Laura Dellamotta, co-fondatore e general manager Dotdotdot.

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Vecchi macchinari della centrale (foto Enel Green Power)

Il progetto Centrali Interattive racconta l’energia in maniera innovativa, avvolgendo ed affascinando il visitatore. Lo fa costruendo un ambiente narrativo che, nella sua semplicità ed adattabilità ai diversi spazi degli impianti interessati, riesce ad emozionare e coinvolgere. Il viaggio inizia subito con una suggestione: l’energia insita in ognuno di noi.

Una telecamera con sensori di profondità rileva il movimento dei visitatori che viene trasformato in Watt per quantificare l’energia da prodotta dal corpo. Non mancano gli aspetti storici e la timeline delle scoperte tecnologiche, riviste però in chiave interattiva. 2 Il percorso culmina in un ambiente circolare e immersivo, con una proiezione a 360 gradi che racconta, tramite video e animazioni grafiche, il funzionamento delle cinque fonti di energia.

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La centrale (foto Blitz Quotidiano)

Ad accompagnare fisicamente il visitatore nella sua esplorazione, oltre alle guide “umane”, saranno di volta in volta gli alter-ego digitali o character dei vari tipi di energia. Idro per l’energia idroelettrica, Gaia per l’energia geotermica, Mariasole per l’energia solare, Levante per l’eolico e Marina per l’energia marina.

Alla fine del percorso il visitatore dovrà dimostrare di essere diventato sul campo “Ministro dell’Energia”: lo farà cimentandosi con un videogame per mettere in pratica quanto appreso, scegliendo di volta in volta lo scenario migliore in base al clima, all’ambiente e all’economia per soddisfare la domanda di energia di una comunità.

Per creare una maggiore empatia tra i character e i visitatori, Dotdotdot ha puntato sulla qualità del dialogo. Grazie a un sistema di tecnologie per il riconoscimento vocale, innescato da parole chiave attraverso il caschetto della guida, i character rispondono alle domande dei visitatori con una voce “umana” e musicale, lontana dal parlato spersonalizzato delle comuni “assistenti vocali” digitali.

Inoltre, il background sonoro delle installazioni, ad esempio il suono dell’acqua, del vento o del fuoco, non è prodotto da suoni campionati ma è realizzato in sintesi in tempo reale. Questo “audio procedurale”, algoritmico, genera un effetto più realistico e un risultato variabile in funzione dei rumori e delle persone presenti.

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La centrale di Acquoria fu la prima a trasmettere sulla lunga distanza la corrente alternata (foto Blitz Quotidiano)

Acquoria, la centrale che trasmise per la prima volta al mondo corrente alternata a distanza

La centrale dell’Acquoria, che deve il suo nome alla vicina sorgente naturale, è ubicata sulla riva sinistra dell’Aniene, al di sotto il complesso archeologico del Santuario di Ercole Vincitore, tra i più antichi edifici religiosi della storia. Prima dell’attuale centrale erano stati realizzati due modesti impianti; il primo costruito nel 1884 dall’ing Gaulard e finalizzato all’illuminazione di Tivoli mentre il secondo venne inaugurato nel 1892. In quest’anno dalla Centrale Acquoria di Tivoli per la prima volta al mondo fu trasmessa corrente alternata a distanza, fino a raggiungere la stazione di Porta Pia e illuminare Roma. La città di Tivoli, nel frattempo già aveva un sistema di illuminazione pubblica, anche in questo caso uno dei primi sistemi al mondo. 

Nel 1902 fu costruita la nuova centrale Acquoria, situata all’imbocco della valle dell’inferno. L’impianto fu poi ampliato nel 1929 con l’aggiunta di tre gruppi costituiti da turbine Francis ed alternatore ad asse verticale della potenza di 17 MVA cadauno alimentati dalla nuova derivazione San Giovanni.

Attualmente la centrale produce 154 GWh con i due gruppi installati sulla derivazione di San Giovanni e 2,9 GWh con un gruppo installato sulla derivazione vescovali per un totale di 157 Gwh. Centrali interattive arriva dopo il grande successo di Centrali aperte che ha visto nel solo 2018 oltre 5.000 ospiti tra cui numerosi studenti delle scuole sparse sul territorio nazionale e oltre 40 aziende, che hanno animato le giornate dedicate alle “fabbriche di energia pulita” mostrando le eccellenze enogastronomiche e artigianali locali, promuovendo i prodotti tipici del territorio italiano e valorizzando così un patrimonio unico al mondo.

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L’istallazione intereattiva (foto Blitz Quotidiano)

Enel Green Power e l’impegno nelle rinnovabili

Enel Green Power è la società del Gruppo Enel che opera nel settore delle rinnovabili. Leader mondiale nel settore dell’energia pulita, con una capacità gestita di oltre 43 GW e un mix di generazione che include l’eolico, il solare, la geotermia, e l’energia idroelettrica, Enel Green Power è all’avanguardia nell’integrazione di tecnologie innovative in impianti rinnovabili. La diversificazione tecnologica è accompagnata da quella geografica. EGP è presente oggi in 29 Paesi in 5 continenti (quasi il doppio rispetto a 10 anni fa): dalle economie pienamente sviluppate come Italia, Spagna e Stati Uniti ai grandi Paesi emergenti come Brasile, Messico, Sudafrica e India, fino a realtà più piccole ma dalle grandi potenzialità come Grecia e Panama. E l’espansione continua, come dimostrano i recenti ingressi in nuovi mercati, fra cui Germania, Russia, Australia ed Etiopia.

Dotdotdot, lo studio di design multidisciplinare che ha realizzato la mostra

Dotdotdot è uno studio di design multidisciplinare fondato a Milano nel 2004, dove la sperimentazione è alla base dell’innovazione. Progetta ambienti interattivi emozionali in cui architettura, design e allestimento sono integrati con tecnologie digitali e nuovi media per creare esperienze uniche, che spaziano dai percorsi museali allo sviluppo di sistemi integrati per edifici intelligenti. Dotdotdot è un mix di competenze multidisciplinari: un team di architetti, designer, filosofi, programmatori che superano le distinzioni abbracciando il progetto nella sua complessità, dall’idea al risultato finale.



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Foto BlitzQuotidiano

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