Giovedì 2 dicembre, presso l’area del Gazometro a Roma Ostiense, Eni ha ospitato la presentazione italiana del World Energy Outlook 2021 (Weo). Si tratta del report annuale dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (Iea) . Il report fornisce dati e approfondimenti sugli scenari futuri del settore energetico e offre un quadro completo del processo di transizione energetica.
Eni, al Gazometro di Roma il World Energy Outlook 2021
L’evento, moderato da Alessandra Migliaccio di Bloomberg, si è svolto alle ore 17:00 al Gazometro di Eni. Il luogo è noto per essere un punto di incontro per l’innovazione e riferimento per le nuove energie. Insieme all’Amministratore Delegato di Eni Claudio Descalzi sono intervenuti Fatih Birol, Executive Director della International Energy Agency, Roberto Cingolani, Ministro per la Transizione Ecologica. Presenti anche il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Luigi di Maio e Paolo Gentiloni, Commissario europeo per l’Economia.
L’appuntamento è stato un’opportunità di confronto e dibattito sulla nuova economia energetica globale. Si è parlato anche degli impegni assunti dall’Italia per raggiungere gli obiettivi climatici e di sviluppo economico globali fissati per il 2050.
Durante il suo intervento, l’Amministratore Delegato di Eni ha fatto il punto sul percorso di decarbonizzazione che l’azienda ha intrapreso dal 2014, sulle principali tecnologie sviluppate da Eni a supporto della transizione energetica, fornendo inoltre il punto di vista della compagnia sul nuovo sistema energetico globale emergente.
Descalzi: “Eni va avanzi verso la transizione, abbiamo impegni per essere trasparenti”
Queste le parole di Claudio Descalzi: “Eni sta compiendo da fine 2014 un percorso globale, avendo sentito il bisogno di trovare alternative al crollo dei prezzi di petrolio e gas, alternative che abbiamo ricercato in tecnologie e prodotti con minore contenuto di CO2. Ma questa è anche una transizione culturale, abbiamo più di 1000 ricercatori e 7 centri di ricerca, anche se quello dell’R&D è un percorso lungo mentre noi abbiamo un time to market di 3,5 anni”.
L’a.d. di Eni prosegue: “Dopo 7 anni questa evoluzione ci ha portato a prendere impegni precisi sulla neutralità carbonica al 2050 con tappe intermedie per farci monitorare in modo trasparente dall’esterno”. L’Eni, aggiunge Descalzi, punta su “tecnologie proprietarie che ci permettano di andare al di là dell’elettrificazione” anche perché il nodo a volte “è con cosa si produce l’elettricità”. “Dobbiamo dare il tempo alle rinnovabili di crescere”.