Gas e luce più cari da luglio: +2,6% e +0,2%

Pubblicato il 28 Giugno 2012 - 18:51 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Nuovo aumento per le bollette dal primo luglio. Per il gas l’incremento deciso dall’Autorità dell’energia è del 2,6%, con un aumento annuo di spesa di 32 euro. Per la luce, dopo l’impennata del trimestre scorso, si tratta di un mini-rincaro dello 0,2%, pari ad appena 1 euro in più.

Le variazioni stabilite dall’Authority non coincidono con le previsioni di Nomisma che, appena una settimana fa, aveva indicato un rincaro del 2% per il gas e dell’1-1,5% per la luce. Il positivo dato riferito all’energia elettrica, specifica l’Autorità per l’energia, si spiega in particolare con le più favorevoli previsioni di andamento del prezzo sulla borsa elettrica (PUN) nel 2012, per effetto della diminuzione delle quotazioni del petrolio.

Dopo i massimi di oltre i 125 dollari al barile registrati a marzo, il greggio ha registrato un progressivo calo, attestandosi su valori inferiori ai 100 dollari. I prezzi più bassi degli idrocarburi, insieme alla riduzione della domanda elettrica, sono confermati nelle aspettative per il secondo semestre dell’anno.

L’aumento arriva nonostante il monito lanciato al governo dal Garante dell’Energia. “Abbassate l’Iva sulle bollette elettriche”. Se i prezzi all’ingrosso di elettricità e gas si stanno progressivamente allineando al resto d’Europa, è sul peso fiscale che stiamo indietro: il carico dell’Iva porta stabilmente le bollette al di sopra della media europea.

Anche per colpa della crisi, il numero di chi non riesce a pagare le bollette aumenta: un italiano su 10 non ce la fa, percentuale che raddoppia per le piccole e medie imprese (19%). Guido Bortoni, presidente della Authority, va oltre la denuncia e propone una soluzione a portata di mano: “Parte del gettito derivante dalla maggiorazione Ires, potrebbe essere destinato a compensare una riduzione dell’Iva sulle componenti tariffarie parafiscali nelle bollette dei consumatori”. Ricordiamo che questa maggiorazione, detta Robin Hodd Tax, si applica all’imposta Ires sulle aziende che operano nella produzione e distribuzione di energia elettrica.

Bortoni fa anche un bilancio a 9 anni dalla liberalizzazione del mercato del gas e a 5 da di quello dell’elettricità. Non è positivo: al mercato libero si è rivolto solo il 13% delle famiglie sul metano e il 18% sull’elettricità. Sarà avviata un’indagine conoscitiva per valutare scientificamente ciò che quotidianamente sperimentano gli utenti: le offerte alternative, nonostante, o forse a causa, della proliferazione di di servizi accessori tipo punti fedeltà, regali e sconti vari, nascondono in realtà tariffe sempre più alte dell’offerta dei servizi a maggior tutela. Cioè prezzi unitari più alti. Questa opacità dell’offerta scoraggia gli italiani non realizza appieno le potenzialità della concorrenza.