Astronauta Luca Parmitano sulla Iss: 166 giorni nello spazio per “Volare” (foto)

di Veronica Nicosia
Pubblicato il 29 Maggio 2013 - 09:05 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Luca Parmitano ha raggiunto la Stazione Spaziale Internazionale, Iss, che orbita intorno alla Terra tra i 278 km e i 460 km di altitudine. Alle ore 22.31 del 28 maggio l’astronauta e pilota italiano della European Space Agency è partito dalla base russa di Baikonur, in Kazakhstan, insieme il comandante Fyodor Yurchichin e l’americana Karen Nyberg. La stessa base da cui il 12 aprile 1961 partì il cosmonauta russo Yuri Gagarin, primo uomo nello spazio.

A bordo della Soyuz i tre hanno raggiunto gli altri membri dell’equipaggio che li attendeva in orbita: gli astronauti Pavel Vinogradov, Aleksandr Misurkin e Christopher Cassidy. Sorrisi e abbracci tra i sei astronauti al momento dell’arrivo a bordo della Iss. La missione “Volare”, prima missione a lungo termina dell’Agenzia spaziale italiana Asi, prosegue per il meglio. Ora gli astronauti vivranno per 166 giorni nello spazio.

CHI E’ LUCA PARMITANO Luca Parmitano è nato il 27 settembre 1976 a Paternò, in provincia di Catania. Militare e astronauta italiano ha alle spalle oltre 2000 ore di volo come maggiore dell’Aeronautica e una medaglia d’argento al valore aeronautico. Parmitano fa parte della “nuova generazione” di astronauti dell’Esa e “Volare” è la sua prima missione nello spazio.

Pilota dal 2007 del Reparto sperimentale di volo e selezionato come pilota collaudatore, si è qualificato negli anno per la guida di oltre 20 tipi di aerei ed elicotteri militari ed ha volato su oltre 40 tipi diversi di velivoli. Nel maggio 2009 per Parmitano inizia l’addestramento da astronauta insieme ai compagni Fyodor Yurchichin e Karen Nyberg.

MISSIONE VOLARE – La missione “Volare” durerà 166 giorni e tra i suoi obiettivi vi sono lo studio della fisiologia umana, della biologia, della fluidodinamica e della scienza dei materiali in condizioni di microgravità.

Fisiologia umana in microgravità. Uno dei primi esperimenti riguarderà lo studio di come le cartilagini reagiscono in assenza di gravità, effetto che sarà osservato sulle ginocchia degli astronauti prima e dopo la missione. Importante anche lo studio della reazione dei muscoli, che nel tempo passato nello spazio tendono a perdere massa, processo che gli astronauti devono contrastare con un costante esercizio fisico.

Non solo microgravità: come reagisce il corpo umano nel vedere 16 albe e altrettanti tramonti in 24 ore? Il ciclo sonno-veglia, stabilito dal ritmo circadiano nell’uomo, ha un suo ritmo influenzato anche dalla luce del giorno e dalla notte. Misurando costantemente i livelli di melatonina e la temperatura corporea sarà possibile stabilire come il ritmo circadiano degli astronauti subisce variazioni in funzioni del “giorno-notte” alterato.

I liquidi nello spazio: L’esperimento Fases invece studierà come le emulsioni, cioè le dispersioni di liquidi che non si mescolano tra loro, si comportano in assenza di gravità. Inoltre gli astronauti studieranno il moto delle particelle di miscele di fluidi che in presenza di gravità avrebbero causato l’addensamento del liquido con maggio peso specifico nella parte bassa del contenitore.

Solidificazione dei metalli. Gli astronauti, grazie ad una fornace che raggiunge i 1400° Celsius che si trova sulla Iss, potranno studiare il processo di solidificazione dei metalli in assenza di gravità. Uno studio importante per poter realizzare leghe di metalli come l’alluminio che siano sempre più efficienti e spendibili nell’industria dei trasporti.

DUE PASSEGGIATE NELLO SPAZIO – Sono inoltre previste due “passeggiate” nello spazio. Si tratta di due attività extra-veicolari, Eva, che hanno lo scopo di installare i nuovi equipaggiamenti per la Iss portati dalla Soyuz e ritirare gli apparati degli esperimento che sono ormai conclusi. Un onore per Parmitano, che sarà il primo astronauta italiano a passeggiare nello spazio.

(Credit Photo: Esa)