ROMA – Se il Parlamento votasse, oltre all’arresto, anche l’istanza di ineleggibilità di Silvio Berlusconi, perderebbero il posto alle Camere anche i suoi avvocati Niccolò Ghedini e Piero Longo. Lo scrive il capogruppo del Movimento 5 stelle al Senato, Vito Crimi, su Facebook.
Crimi scrive sulla sua pagina pubblica:
Ringrazio Carlo per la segnalazione che la legge su ineleggibilità nel caso di Berlusconi, qualora fosse accolta la nostra istanza, vedrebbe cadere a catena anche i suoi avvocati, in quanto mi segnalano (confesso di non averci fatto caso prima) il comma 3:
Art. 10 legge 361 del 1957
1. Non sono eleggibili inoltre: 1) coloro che in proprio o in qualità di rappresentanti legali di società o di imprese private risultino vincolati con lo Stato per contratti di opere o di somministrazioni, oppure per concessioni o autorizzazioni amministrative di notevole entità economica, che importino l’obbligo di adempimenti specifici, l’osservanza di norme generali o particolari protettive del pubblico interesse, alle quali la concessione o la autorizzazione è sottoposta; 2) i rappresentanti, amministratori e dirigenti di società e imprese v3) i consulenti legali e amministrativi che prestino in modo permanente l’opera loro alle persone, società e imprese di cui ai nn. 1 e 2, vincolate allo Stato nei modi di cui sopra.
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