Giappone, manifestanti anti-nucleare sfilano a Tokyo

TOKYO – A Tokyo, nell’anniversario del sisma e dello tsunami che sconvolsero il Giappone, anche i manifestanti contro il nucleare hanno osservato il minuto di silenzio alle 14.46 (le 6.46 in Italia), prima di marciare verso il quartier generale delle Tepco, il gestore dell’impianto nucleare di Fukushima. Dal disastro nucleare che ha coinvolto la centrale giapponese, l’opposizione all’uso dell’energia atomica è cresciuta. Il governo sostiene che l’impianto di Fukushima, dove una fusione nucleare si verificò in tre reattori, sia stabile e che le radiazioni siano scese in modo significativo. Ma il capo della centrale ha riferito ai giornalisti di recente in visita che il complesso è ancora in una condizione fragile. I rischi legati alla situazione della struttura sono ancora alti e per smantellarla saranno necessari 40 anni. In questo momento solo due dei 54 reattori giapponesi stanno funzionando, mentre quelli chiusi per ispezioni sono sottoposti a test specifici per verificare la capacità di resistere a catastrofi come quella di un anno fa.

Il governo di Tokyo ha promesso di ridurre la dipendenza dall’energia nucleare, che prima del disastro forniva circa il 30% dei bisogni della nazione. Anche se non ci sono casi accertati di morte per l’esposizione alle radiazioni, i residenti temono che questa possa provocare l’emergere di tumori nei prossimi anni, soprattutto tra i bambini.

Le immagini della protesta (foto LaPresse)

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