Re guerriero bombarda Isis: la Giordania scende in guerra

di Maria Elena Perrero
Pubblicato il 6 Febbraio 2015 - 12:05 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Il re Abdallah si fa guerriero e bombarda l’Isis: la Giordania è in guerra. La morte del pilota Muadh al Kasasbeh non resta impunita. A poche ore dalla diffusione del video, quasi il trailer di un film realissimo di una fine atroce, il regno hashemita di re Abdullah dichiara guerra senza quartiere ai terroristi dello Stato Islamico e bombarda le sue roccaforti di Raqqa, in Siria, e Mosul, in Iraq.

La famiglia reale è subito andata a trovare i genitori del pilota ucciso. Il re ha voluto che i caccia F16 passassero sul villaggio di Ayy-AlKarek, dove vive la famiglia e la tribù di Kasasbeh, dopo i raid contro lo Stato Islamico. Amman ha deciso più attività militari in Iraq e Siria e una risposta “ideologica” agli jihadisti. Una risposta che prevede “un grande evento” all’università al Azhar del Cairo, roccaforte dell’islam sunnita che si è già schierata contro l’Isis, e che si è realizzata anche con la liberazione di Abu Muhammad al Maqdisi, alias Issam Taher al Barqawi, padre spirituale del terrorista di Al Qaeda Abu Mussab Zarqawi, che potrebbe essere usato per incitare i suoi seguaci a combattere il “califfato”. Almeno dal 2013, infatti, Isis è esplicitamente ostile ad al Qaeda. Al Maqdisi, che ha completato parte dei suoi studi proprio a Mosul, condivide gran parte dei suoi anni di formazione con numerosi leader jihadisti in seguito confluiti nell’Isis.

Nella partita tra chi si dice più realista del re, o meglio, più islamista di Maometto, re Abdallah gioca in casa: è lui, infatti, sovrano hashemita, l’ultimo discendente legittimo di Maometto. Dopo la morte atroce del pilota ha incassato la vicinanza di Iran, Siria e gran parte del mondo islamico, sciita e sunnita. Adesso ha lanciato la “operazione martire Muadh”: “Pagheranno per ogni capello di Muath”, annunciano le forze armate. E dagli aerei sganciano bombe con le scritte: “Mostreremo all’Isis l’inferno” e “Da una coraggiosa pilota giordana a Baghdadi” (il leader dell’Isis).

Re guerriero bomarda Isis: la Giordania scende in guerra

Re Abdullah di Giordania in divisa militare