Indonesia, il mistero dei laghi che cambiano colore ogni giorno

GIACARTA – Tre laghi, uno a metri dall’altro, e tutti e tre di colori diversi. Ci sono giorni in cui al vicino lago dalle acque azzurre, ecco che ce n’è un altro rosso o blu intenso, ma anche verde, grigio o bianco. Si tratta dei laghi sul monte Kelimutu dell’isola di Flores, in Indonesia. Se una leggenda dice che il colore cambia per via degli spiriti, anche maligni, che vivono in esso, la verità è ben diversa. Il mistero dei tre laghi non è stato ancora svelato, ma una spiegazione scientifica ci sarebbe: si tratta di bacini nati dentro a crateri vulcanici e a far cambiare il colore potrebbero essere le diverse composizioni chimiche dovute all’infiltrazione dal fondale di gas vulcanici.

A raccontare il mistero dei laghi di Kelimuti è Noemi Penna sul quotidiano La Stampa, che racconta le leggende delle popolazioni indonesiane sui laghi:

“Il Tiwu Ata Mbupu si trova all’estremità occidentale del vulcano ed è di colore blu: al suo interno andrebbero a riposare gli spiriti degli anziani che hanno condotto una vita giusta. A 200 metri di distanza, divisi da una roccia di appena tre metri di spessore, si trovano invece il lago Tiwu Nuwa Muri Koo Fai, oggi di color verde smeraldo, luogo di ritrovo degli spiriti dei più giovani, e il Tiwu Ata Polo, le cui acque variano dal rosso sangue al verde oliva sino al nero. Un lago maledetto, dove finirebbero gli spiriti cattivi, che hanno commesso delitti in vita.

Superstizioni a parte, stiamo parlando di tre laghi di origine vulcanica e sul loro fondale sono presenti delle falde che portano in superficie biossido di zolfo, cloruro di idrogeno, solfuro e anidride carbonica. Vapori e gas che determinano l’ecosistema di ogni lago, e quindi anche il colore. Quando i geologi olandesi hanno scoperto i crateri, nel 1914, le acque apparivano di color rosso, blu e bianco. Insomma, un sorprendente fenomeno naturale in grado di stupire giorno dopo giorno, ogni volta che i laghi emergono dalla foschia nella prima metà del pomeriggio. Raggiungere la sommità del vulcano non è semplice, ma questo non scoraggia gli escursionisti e fotografi di tutto il mondo che ogni anno fanno visita al Kelimutu National Park”.

 

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