ANCONA – Un uomo armato di machete ha seminato il panico nel centro storico di Jesi, in provincia di Ancona. Una storia che ricorda quella di Mada Kabobo, il giovane ghanese che armato di piccone uccise tre persone a Milano seminando il panico. L’uomo di Jesi, un africano tra i 20 e i 30 anni, ha impugnato i due machete ed è stato inseguito da agenti di polizia, carabinieri e agenti della municipale.
Il giovane si è prima barricato in una chiesa, poi è stato inseguito e arrestato dagli agenti. L’uomo ha lievemente ferito Mauro Epifani, comandante dei carabinieri di Jesi, al fianco.
Secondo una prima ricostruzione, l’uomo si sarebbe impadronito dei coltelli, dopo avere sfondato la vetrina di un’armeria in una galleria commerciale a ridosso della mura storiche di Jesi nel quartiere di Porta Valle.
Le forze di polizia, tra cui vari agenti in borghese, lo hanno raggiunto nei pressi del Torrione di Mezzogiorno, ma il giovane è riuscito a fuggire e si è barricato nella chiesa di San Pietro.
Poi l’uomo si è allontanato, facendo di nuovo perdere le proprie tracce, finché non è stato raggiunto e bloccato dagli agenti.
Lievemente ferito il comandante dei carabinieri di Jesi, che si era avvicinato all’uomo, circondato dalle forze di polizia nel portico di una chiesa, portando con sé la madre del giovane per convincerlo ad arrendersi, quando è stato colpito di striscio da un colpo di machete.
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