Pietro Mennea è morto: ex velocista azzurro e primatista nei 200 metri

ROMA – Pietro Mennea è morto la mattina del 21 marzo in una clinica a Roma. Mennea è stato un ex velocista azzurro, olimpionico e primatista nei 200 metri. Mennea, 61 anni, lottava da tempo contro un male incurabile. La camera ardente sarà allestita nella sede del Coni a Roma. 

Mennea nacque a Barletta il 28 giugno 1952 ed è stato un atleta, un politico e avvocato italiano. Partecipò alle olimpiadi nel 1980 e fu detentore del primato mondiale dei 200 metri piani dal 1979 al 1996, con il tempo di 19”72. Un tempo che è ad oggi il record europeo.

Su consiglio di Aldo Moro, allora ministro degli Esteri, Mennea si laureò prima in scienze politiche a Bari, poi in giurisprudenza, scienze dell’educazione motoria e lettere. Mennea esercitò la professione di avvocato e dottore commercialista e nella sua vita scrisse 20 libri. Mennea fu professore universitario ed eurodeputato a Bruxelles dal 1999 al 2004.

Insieme alla moglie Manuela Olivieri nel 2006 diede vita alla “Fondazione Pietro Mennea”, una Onlus di carattere filantropico che effettua donazioni e assistenza ad enti caritatevoli, enti di ricerca medico-scientifica e associazioni culturali e sportive, attraverso progetti specifici e concreti. La Onlus ha inoltre come scopo la diffusione dello sport e dei suoi valori e promuovere la lotta al doping.

(Foto LaPresse)

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