SINGAPORE – Le autorità di Singapore hanno chiesto ai residenti di rimanere in casa a causa dell’alto livello di inquinamento, mentre nella vicina Malesia circa 200 scuole sono rimaste chiuse per lo stesso motivo. All’origine della foschia scura che avvolge la regione sono gli incendi che divampano nella vicina Indonesia. L’indice Pollutant Standards Index, adottato in Singapore per misurare l’inquinamento dell’aria, ha raggiunto negli ultimi giorni 371, un livello da record che può aggravare disturbi respiratori. Il precedente picco, pari a 226, risale al 1997.
Intanto la situazione ha inasprito le relazioni diplomatiche tra i Paesi dell’area. Funzionari di Singapore hanno fatto appello a Giacarta affinché adotti misure aggiuntive per fermare gli incendi a Sumatra, iniziati da agricoltori e proprietari di piantagioni per ripulire il terreno evitando grandi spese. Il governo indonesiano afferma di aver fatto il possibile e accuse le aziende di Singapore e della Malesia coinvolte nel settore delle piantagioni in Indonesia.
“Si tratta della peggiore foschia mai vista a Singapore”, ha scritto il ministro dell’Ambiente, Vivian Balakrishnan, su Facebook. “Nessun Paese né azienda – ha aggiunto – ha il diritto di inquinare l’aria a discapito della salute e del benessere degli abitanti di Singapore”. Il primo ministro Lee Hsien Loong ha detto che la foschia potrebbe persistere per diversi giorni a causa dei venti e delle condizioni meteorologiche.
Nel frattempo ai controllori di volo nell’aeroporto Changhi di Singapore è stato chiesto di adottare misure precauzionali e McDonald’s ha fatto sapere di aver sospeso temporaneamente le consegne a domicilio per proteggere la salute dei propri dipendenti. A Kuala Lumpur, la capitale della Malesia, la qualità dell’aria è rimasta relativamente buona, ma nello stato meridionale di Johor l’inquinamento è stato definito “pericoloso” e le autorità hanno ordinato la chisura di 200 scuole almeno entro la fine della settimana.
(Foto Ap/LaPresse)