Marco Revelli: “Il Pd, un partito che vive di rapporti di potere”
“Nel Pd pirandellianamente ci possono stare tutti e quindi nessuno. Ci sta un ceto politico autoreferenziale e cinico di fondo che non crede in quasi nulla e cerca d’intercettare consensi senza riuscire più a distinguere il bene dal male anzi tendenzialmente scambiando il male con il bene. […] “Un partito che perde l’orizzonte di valori e il rapporto col proprio elettorato vive di rapporti di potere. Questo è insieme il sintomo e la causa della sua crisi” Marco Revelli, intervistato da Wanda Marra, sul Fatto Quotidiano del 14 luglio 2013.
Marco Revelli: “Il Pd, un partito che vive di rapporti di potere” (LaPresse)
“Nel Pd pirandellianamente ci possono stare tutti e quindi nessuno. Ci sta un ceto politico autoreferenziale e cinico di fondo che non crede in quasi nulla e cerca d’intercettare consensi senza riuscire più a distinguere il bene dal male anzi tendenzialmente scambiando il male con il bene. […]
“Un partito che perde l’orizzonte di valori e il rapporto col proprio elettorato vive di rapporti di potere. Questo è insieme il sintomo e la causa della sua crisi”
Marco Revelli, intervistato da Wanda Marra, sul Fatto Quotidiano del 14 luglio 2013.
"Fatto venire in casa mia il più rinomato dei camorristi, gli dissi che era mia intenzione chiamare i migliori di essi a far parte della novella forza di polizia." Liborio Romano, prefetto di polizia e ministro dell’Interno borbonico (poi ministro dell’Interno e deputato del Regno d’Italia), spiega come sedò i disordini a Napoli prima dell’arrivo di Garibaldi. Citazione tratta da Una Lunga Trattativa, di Giovanni Fasanella, Chiarelettere, 2013