Vanessa e Greta, “scelta sbagliata”. Il padre: coraggio non basta ci vuole testa

Pubblicato il 17 Gennaio 2015 - 10:30 OLTRE 6 MESI FA
Vanessa e Greta, "scelta sbagliata". Il padre: coraggio non basta ci vuole testa

Greta Ramelli (a sinistra) e Vanessa Marzullo (a destra)

BERGAMO – Quella di Vanessa Marzullo e Greta Ramelli “è stata una scelta sbagliata”, secondo il padre di Vanessa, Salvatore Marzullo. Le due ragazze, giovani volontarie italiane rapite in Siria e liberate dietro pagamento di un cosmico riscatto, non dovevano andare in Siria, nemmeno a fare del bene:

“Quella di Vanessa si è rivelata purtroppo una scelta sbagliata. Molte volte solo il coraggio non serve: bisogna usare la testa”.

Parlando a Radio 24, Salvatore Marzullo, il padre di Vanessa, ha detto:

“Ho cercato di dissuaderla, ma era un suo desiderio, una sua convinzione al 100 per 100. E purtroppo, essendo maggiorenne, io le ho dato tutti i consigli del mondo. Ma ha preso la sua strada è purtroppo si è rivelata sbagliata”.

Nell’agosto 2014, quando le due ragazze furono rapite, emerse la loro leggerezza in tutta la sua dimensione. Si disse che erano state portate in Siria da militanti conosciuti in chat e che prima del viaggio fatale erano state già due volte:

“Chi ha portato Greta Ramelli e Vanessa Marzullo in Siria? – si chiese allora Cristiano Tinazzi del Messaggero – Chi le scortava ad Aleppo, prima che venissero rapite da un gruppo di uomini armati? Il primo viaggio delle due volontarie lombarde in terra siriana è del marzo 2014. È durato circa cinque giorni, viene riferito da alcuni attivisti. Poi un secondo di 15 giorni. Nei due precedenti viaggi erano però sempre accompagnate da elementi della brigata dei Martiri di Idlib, una katiba fidata, con una forte presenza nella zona, che si estende fino ai sobborghi di Aleppo”.

All’epoca del rapimento, Salvatore Marzullo diceva ben altre cose:

“Chi ha fatto Vanessa e Greta prigioniere dovrebbe ricordare cos’erano lì a fare. Volevano il bene e sarebbe un dramma se qualcuno le ripagasse con il male. Vanessa e Greta non sono due ragazzine superficiali. Mi ha fatto male in questi giorni leggere e ascoltare commenti di persone che le descrivono così. Vanessa è proprio il contrario. È una ragazza profonda che si immedesima nella sofferenza degli altri e non riesce a stare con le mani in mano”.

Al giornalista di Radio 24 che lo intervistava viene spontanea la domanda se lascerà partire ancora Vanessa. Salvatore Marzullo butta in fallo laterale:

“Non è un discorso da fare in questo momento. Sono contento che sono tornate e ringrazio tutte le nostre istituzioni che hanno ottenuto questo risultato”.

Ma gli italiani sperano che la prossima vola sia capace di imporsi, ne va di una nuova finanziaria.