Pastore uccide volpe con un bastone e posta VIDEO in Rete: “Sono pentito”

di redazione Blitz
Pubblicato il 21 Febbraio 2018 - 11:56 OLTRE 6 MESI FA
Pastore uccide volpe con un bastone e posta VIDEO in Rete

Pastore uccide volpe con un bastone e posta VIDEO in Rete

NUORO – Un pastore sardo ha infilzato e brutalmente ucciso con un forcone una volpe condividendo poi il video sui social. Ora  l’allevatore dichiara di essersi pentito e spiega ai microfoni del tg sardo “Videolina” il perché del suo gesto estremo: “Le volpi quest’anno mi hanno ucciso 60 pecore, parte del mio gregge che mi serve come sostentamento per la mia famiglia”.

L’uomo ha parlato in forma anonima. Agli animalisti però, quanto dichiarato dall’uomo non è bastato a placare la loro ira. Il pastore ha spiegato: “Non è un gesto giustificabile e chiede perdono anche per aver condiviso il video. Io lo volevo cancellare ma poi è andata così. Da tre giorni non dormo per questa storia. Voglio anche precisare che è stato uno sbaglio fatto da me e non dall’intera categoria di pastori”.

L’uomo ha ricostruito l’accaduto: “Ho colpito la volpe con la prima cosa che mi è capitato vicino. È stato un errore gravissimo ma sono pronto a sedermi intorno a un tavolo con i forestali e con gli ambientalisti perché quello delle volpi da noi è un problema da risolvere”. Scuse che non bastano agli animalisti.

Roberto Corona della Lega anti vivisezione di Cagliari ha dichiarato: “Il responsabile deve essere condannato con tutte le aggravanti. Contrastiamo a tutti i livelli questa cultura incapace di riconoscere il diritto di vivere delle altre specie. Ci vuole una nuova visione etica e non violenta nella gestione del rapporto con i selvatici e tutti gli animali in generale. La Regione Sardegna deve assumersi le proprie responsabilità e iniziare a condannare questi atti incivili anziché considerare gli animali causa di problemi che si risolvono con l’abbattimento, come volpi, cinghiali, daini, cornacchie. La nostra fauna selvatica deve essere tutelata e salvaguardata e non condannata a morte”. Clicca qui per vedere il servizio di Videolina.