Topi di New York cannibali per fame. Diventeranno una super razza

di Redazione Blitz
Pubblicato il 21 Aprile 2020 - 11:09 OLTRE 6 MESI FA
Topi di New York cannibali per fame. Diventeranno una super razza

Topi cannibali per fame a New York (Ansa)

ROMA – Chiusi tutti i ristoranti di New York, i topi non sanno più dove andare a mangiare. I topi, non in senso metaforico, proprio loro, i ratti, non possono più contare sui rifiuti giornalieri che rappresentano ormai il loro unico mezzo di sostentamento.

Topi cannibali contro la penuria di rifiuti

Non sapendo più cacciare e procurarsi cibo da soli cominciano a mangiarsi tra di loro, divorano i cuccioli, lottano furiosamente per i minimi resti alimentari sopravvissuti al lockdown. Cannibalismo e infanticidio come soluzioni alla sopravvivenza della specie.

E le spietati leggi dell’evoluzione e dell’adattamento minacciano (dal punto di vista degli umani) di selezionare i più forti, i più resistenti. Solo chi vincerà la battaglia per il cibo sopravviverà: più intelligente, più attrezzato, insomma una nuova super razza. 

All’orizzonte una nuova razza più aggressiva

“Un ristorante all’improvviso chiude, cosa che è successa a migliaia non solo a New York ma da costa a costa degli Stati Uniti e in tutto il mondo – spiega il rodentologo Bobby Corrigan alla Nbc News – e quei ratti che vivevano vicino a quel ristorante e che per decenni dipendevano da quel locale, beh, ora “la vita” non lavora più per loro e hanno solo un paio di scelte: cannibalismo e infanticidio per sopravvivere”.

Sul breve periodo dobbiamo aspettarci una drastica diminuzione della popolazione dei topi nelle grandi città. Sul medio-lungo termine ci troveremo di fronte ospiti più agguerriti. “Gli esemplari si rivoltano l’uno contro l’altro, si stanno letteralmente uccidendo fra di loro – spiega Michael H. Parsons, studioso di scienze biologiche della Fordham Universitya Inside – . Non appena troveranno nuovo cibo, cosa che indiscutibilmente faranno, invece di avere topi di “basso livello” che cercano di entrare nelle nostro residenze, ne avremo di più intelligenti, più resistenti”. (fonte La Stampa)